Robbie Williams: “Sono stato dipendente da droga, sesso e alcool”

Il cantante: “Il corpo può essere fonte di vergogna e dolore”.

Robbie Williams: “Sono stato dipendente da droga, sesso e alcool”Robbie Williams: “Sono stato dipendente da droga, sesso e alcool”
Protagonisti

Robbie Williams si confessa come uomo e artista, senza paura di mettere a nudo quelle che sono state (e sono ancora) le sue debolezze in occasione della presentazione di Better Man, in uscita nelle sale l’1 gennaio.

“Rob si vede come una scimmia”

L’originale biopic racconta la storia di Robbie Williams. Tra introspezione e musica si ripercorre la vita dell’artista solista di maggior successo di tutti i tempi del Regno Unito. Il cantante nel biopic diventa una scimmia che interagisce con gli umani. “Voglio che il mondo mi veda come io mi vedo”, ha detto il cantante. “Rob si vede come una scimmia. Ma c’è anche un’altra ragione: ci sono tanti biopic adesso e ci siamo tutti un po’ stancati, tra l’altro sono biografie un po’ ripulite, risistemate, mentre il nostro non lo è. E se il protagonista non fosse stata una scimmia oggi a questo incontro forse non ci sarebbero così tante persone, diciamo che questo lo rende unico“. 

Una personalità dipendente

Il film racconta la vicenda professionale e umana dell’artista a partire dall’abbandono da parte del padre e si apre con la domanda “chi è Robbie Williams?” a cui le risposte sono molteplici e tutte estremamente sincere: “Non mi è sembrato un problema spiegare chi sono con così tanta autenticità”, ha detto l’artista, che si confessa con sincerità. “Anche se oggi sto bene io sono una personalità dipendente. Il corpo per me è sempre stato fonte di malattia mentale a causa del peso: da quando ero un undicenne cicciottello che ha sviluppato una nevrosi che continua al di là dei video e delle performance. Sono stato dipendente da droga, sesso, cibo e alcool, ora ho smesso di assumere droga, alcool con il sesso siamo lì…” Poi conclude: “Ma il problema rimane il cibo ancora oggi. Sono consapevole insomma che il corpo può essere fonte di vergogna e dolore“.

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