Rita Pavone durante il programma Storie Di Successo Al Femminile su RAI Isoradio ha parlato del bodyshaming che ha dovuto subire all’inizio della sua carriera. Nonostante il successo, che l’ha portata a vendere circa 50 milioni di dischi in tutto il mondo in sette lingue diverse, la cantante ha dovuto affrontare, come tante altre personalità più o meno note, le critiche legate al suo aspetto fisico. Commenti offensivi sul suo corpo fin da bambina.
Il body shaming
Il padre di Rita Pavone credeva fermamente in lei, incoraggiandola a non temere né l’amore né l’odio: “Papà credeva ciecamente in me, mi diceva che potevo essere amata o odiata, ma comunque non avrei mai ricevuto solo indifferenza. Ho conosciuto il body shaming già da bambina; mi dicevano che ero troppo piccola e che non ero bella. Chissenefrega, io faccio la cantante e credo di essere stata all’altezza del mio ruolo.”
Opportunità offerte dai talent show
Nell’intervista, la voce de Il Mallo Del Mattone ha toccato anche altri argomenti interessanti oltre al body shaming, offrendo spunti di riflessione sulla carriera degli artisti di oggi: “I ragazzi dei talent di oggi sono molto fortunati e non se ne rendono conto. Prima si faceva gavetta per riuscire a farsi vedere, ora sono facilitati dall’opportunità televisiva che ti da un pubblico che non immaginavi di poter avere. Qualche volta pensano di essere già arrivati, ma in realtà arrivare è facilissimo, il difficile è rimanere. Devono imparare a tenere in mano questa occasione e trattarla come un cristallo; fragile ma bellissimo”.