Pornhub, il più grande sito di contenuti video per adulti al mondo è stato bloccato dal 1 gennaio 2025 in ben diciassette stati degli Stati Uniti. L’anno scorso, la Louisiana è diventata il primo stato a richiedere un documento di identità per consentire l’accesso ai siti porno con la legge 440. In base a tale legge le entità commerciali che pubblicano “materiale dannoso per i minori ” potrebbero essere multate decine di migliaia di dollari. In risposta, Pornhub ha bloccato l’accesso per gli utenti in Louisiana e in tutti gli stati che hanno successivamente implementato la propria legislazione simile. Nel tentativo di aggirare il blocco, gli utenti di siti porno si rivolgono alle VPN in cerca di accesso al mercato ora censurato.
L’aggiramento del divieto tramite VPN
Le VPN consentono alle persone di nascondere le proprie posizioni, navigando sul web in incognito. Come riportato da Forbes, “è stato rilevato un aumento di oltre il 1000% della domanda di VPN con punte del 1150% in Florida a seguito dell’entrata in vigore della legge”. Il sito VPNMentor ha scritto: “Il divieto di Pornhub agli utenti con sede nello Utah ha causato un picco del 967% nella domanda di VPN. Il passaggio di leggi sulla limitazione dell’età relative al sito per adulti in Texas hanno causato un aumento della domanda del 234% nello stato”.
L’agenzia statunitense per la difesa informatica mette in guardia dall’uso delle VPN. Anche alcune società di sicurezza informatica, come la russa Kaspersky, avertono sul proliferare sul mercato di “di app potenzialmente dannose che si presentano come VPN”.
“I siti porno non possono raccogliere informazioni sensibili”
Un portavoce di Aylo, società proprietaria di Pornhub e di molti altri siti porno, ha dichiarato a 404 Media che, pur supportando le funzionalità di verifica dell’età su siti di contenuti per adulti, diversi Stati stanno adottando una legislazione troppo rigida. “Il modo in cui molte giurisdizioni in tutto il mondo hanno scelto di attuare la verifica dell’età è inefficace, casuale e pericoloso. Qualsiasi normativa che imponga a centinaia di migliaia di siti per adulti di raccogliere informazioni personali altamente sensibili sta mettendo a repentaglio la sicurezza degli utenti. Dato che sembra improbabile applicare in maniera corretta questo tipo di normativa, gli utenti accedano semplicemente a siti non conformi o trovino altri metodi per eludere queste leggi”.