Piero Marrazzo si è raccontato senza filtri durante la sua intervista con Silvia Toffanin. Ha ripercorso gli anni difficili legati allo scandalo che lo coinvolse nel 2009 per il suo legame con una transessuale. All’epoca, questo argomento suscitò molto scalpore. Marrazzo ha rivelato che, in quel periodo, si trovò a vivere un grande conflitto interiore. “C’è qualcosa che, all’epoca, colpì anche la società perché andare con una donna transessuale era un tabù e io non avevo coraggio di condividere con nessuno, nemmeno mia moglie lo sapeva”. Inoltre, ha ammesso il suo comportamento di allora, definendosi un vigliacco per non aver affrontato la situazione con la sua famiglia. “Voglio dire che quando un uomo si comporta come ho fatto io, è un vigliacco. Fino all’ultimo, non ho avuto coraggio di parlare con la mia famiglia. Non riuscivo a confidarmi con mia moglie e le mie figlie in merito a questo aspetto della mia persona. Era come se ci fosse un blocco.”
Piero Marrazzo: “sono stato un codardo”
Oltre alle difficoltà personali, Piero Marrazzo ha parlato anche delle difficoltà vissute dalla sua famiglia, sottolineando quanto fosse doloroso vederle esposte al giudizio e agli attacchi dei media. Le sue figlie, infatti, subirono atti di bullismo e si trovarono a difenderlo pubblicamente. Nonostante tutto, Marrazzo ha trovato forza nell’amore e nel supporto della sua famiglia, in particolare dalla moglie, Roberta, che gli è rimasta accanto durante tutta la tempesta. “Mia moglie ha cresciuto le mie figlie e mi è sempre rimasta accanto, è stata una grande donna”. Oggi, Marrazzo ha deciso di raccogliere le sue riflessioni in un libro intitolato “Storia senza eroi”, un’opera che racconta il suo difficile percorso di autoaccettazione e di riconciliazione con il passato.