Paola Barale è stata uno dei testimonial dell’incontro di sensibilizzazione Io non sono la mia menopausa, con esperti e professionisti di varie categorie, tenutosi a Montecitorio il 18 ottobre. La conduttrice televisiva con il suo libro Non è poi la fine del mondo. Il potere della fragilità (Sperling & Kupfer), uscito lo scorso anno, ha acceso i riflettori sull’argomento.
La menopausa riguarda anche gli uomini
Paola Barale in un’intervista a Vanity Fair ha spiegato che l’idea del libro l’ha avuta un paio di anni fa, durante un’intervista. “Sono andata in menopausa molto presto, a quarantadue anni, oggi ne ho cinquantasette: ho avuto tempo per metabolizzare l’evento. Così quando la giornalista mi ha fatto una domanda sull’argomento, ho risposto senza patemi. Allora mi ha detto: ‘Ma perché non scrivi un libro su questa cosa?’. È andata così. Ho parlato con gli esperti, ho fatto le domande che le donne farebbero, con l’intento di sconfiggere un tabù. Tutte andiamo in menopausa, in media intorno a cinquant’anni: ormai la lunghezza della vita è tale per cui non possiamo trascorrere i trenta anni successivi a sentirci sbagliate. Aggiungo che se la menopausa riguarda tutte le donne, non di meno riguarda tutti gli uomini, con cui le donne hanno a che fare”. Ma come ha vissuto Paola Barale la menopausa? “Ero in Perù, all’entrata di Machu Picchu, avevo fatto delle analisi e proprio in quel momento mi è arrivato il messaggio del ginecologo che mi dava la notizia”, ha fatto sapere la conduttrice. “Ho visto il Machu Picchu sgretolarsi davanti ai miei occhi. Dopo un attimo di smarrimento, ho capito che stavo entrando in un nuovo periodo della vita. Per fortuna avevo la possibilità economica di rivolgermi agli esperti che mi hanno aiutato a non andare incontro ai problemi della menopausa”.
Ancora troppi pregiudizi
Sul tema ci sono molti pregiudizi, e Paola Barale sottolinea che è proprio questo il motivo per cui ci ha scritto un libro: “Non ci si deve sentire sbagliate o sole. Alcune vanno molto presto in menopausa anche per problemi di salute”, sottolinea la conduttrice. “Non è vero che per forza si va incontro al calo della libido, all’aumento del peso, agli sbalzi d’umore. Si possono fare tante cose. Il potere della fragilità è proprio questo: trasformare un nemico, un tabù, in un tuo alleato. Invece se tu pensi di avere una data di scadenza, scadrai”. Ma Paola Barale non ha figli, e alla domanda “il fatto di non poterne avere più con la menopausa è stato un problema?”, risponde: “Sono convinta che una donna non si realizza solo nella fertilità e con l’essere madre. Io poi non ho avuto figli per scelta. Sono rimasta incinta e ho deciso di abortire. Non è un’opzione semplice, può avere molte cause. Per questo trovo agghiacciante la proposta di alcuni di far ascoltare alle donne che prendono questa decisione il battito cardiaco del feto. Non si fa bene a fare certe cose”.