Monica Guerritore impegnata nello studio di un importante e nuovo personaggio: Anna Magnani. L’attrice ha raccontato che è un’idea che porta avanti da tre anni, e in un’intervista ha raccontato anche alcuni aneddoti del suo passato legati alla sua carriera.
Raccontare la parte in ombra
“Gli occhi della Magnani, il suo sguardo, mi aiutarono a portare sul grande schermo La lupa, che lei aveva recitato a teatro”, ha raccontato Monica Guerritore al settimanale Oggi. “In quell’intensità riconosciamo la fatica di una donna e il suo sentimento tradito da Roberto Rossellini. Una meravigliosa interprete e l’amore di una madre per il figlio Luca colpito da poliomielite”. L’attrice ha poi sottolineato: “Cercherò di mettere i miei passi nelle sue orme, per raccontare la parte in ombra. Era un’attrice immensa. Creava i personaggi non sull’emotività, ma con lo studio e con la professionalità che dava forma al suo talento. Poi non le fu più permesso. Era troppo scomoda per il cinema italiano degli anni Sessanta”.
L’amicizia con Verdone
Inoltre Monica Guerritore tornerà con Inganno su Netflix dove interpreterà nuovamente la moglie di Carlo Verdone, nella terza stagione di Vita da Carlo, prevista a settembre su Paramount+. “Noi due siamo praticamente cresciuti insieme, la nostra è una lunga amicizia”, ha rivelato l’attrice. “Abbiamo una sintonia totale sulla scena e fuori dal set”. Anche se Carlo Verdone non le perdonò la fuga con Alain Delon. “Povero, ci rimase male. Ero andata nel locale della capitale con lui e Christian De Sica. Forse a Carlo piacevo. Io avevo altro per la testa”. Però l’attrice ha rivelato che “con Delon non accadde nulla. Alain fu gentilissimo a coprirmi. Fece da schermo. La nottata la passai con Giancarlo Giannini. Ebbi una lunga storia con lui, che stava per separarsi. Non volevamo darci in pasto ai paparazzi. Delon fu la testa di legno“.