Martina Mondadori: “Gwyneth Paltrow e Emma Watson amano l’Italia”

L'imprenditrice ha creato un salotto culturale a Milano.

Martina Mondadori: "Le mie amiche Gwyneth Paltrow e Emma Watson amano l'Italia”Martina Mondadori: "Le mie amiche Gwyneth Paltrow e Emma Watson amano l'Italia”
Protagonisti

Martina Mondadori, figlia primogenita di Leonardo Mondadori e Paola Zanussi, è tornata da qualche anno in Italia e ha fondato Casa Cabana, un salotto culturale collocato nella vecchia abitazione della mamma. Lo spazio, di incredibile fascino, era stato interamente ornato da Renzo Mongiardino e oggi ospita celebrità come Gwyneth Paltrow e Emma Watson.

Le sue amiche famose

Emma Watson ha sentito parlare della libreria di papà e l’ha voluta vedere: vuole diventare una scrittrice e sta frequentando un corso a Oxford. I libri sono la sua ossessione“, ha detto Martina Mondadori. “Gwyneth Paltrow adora il nostro Paese e il cibo italiano. In Umbria ha imparato a fare le lasagne: mi ha chiesto dove comperare le pentole migliori a Milano. Parliamo di business, il suo Goop per me è un esempio“. Le interessano le persone attive che perseguono degli obiettivi e infatti ammette: “Amo le persone che partono da zero, da un garage, come Nerio Alessandri. E chi continua a seguire con attenzione maniacale i propri affari: sono passata a mezzanotte davanti al negozio di Giorgio Armani e l’ho visto sistemare la vetrina con il suo team“.

L’Italia va rivalutata

Anni fa Martina Mondadori si era messa in politica con Valter Veltroni e di lui dice: “Ha passione per la cultura come me. Lo apprezzavo e lo apprezzo tuttora“. Il suo slancio politico, attualmente è sopito. Ma se potesse fare qualche proposta, parlerebbe dell’Italia e di come dovrebbe essere rivalutata. “Sarebbe opportuno ripensare all’idea che all’estero hanno della cultura in Italia“, ha ammesso. “In Inghilterra il nostro Paese è visto come un museo diffuso: non c’è solo Venezia, ma adorano Mantova, dove mancano strutture ricettive“. Rimane comunque molto legata all’Inghilterra e a Londra: “Sono grata a Londra: negli anni in cui ci ho vissuto c’era un bell’eclettismo culturale. Senza Londra forse oggi non ci sarebbe Cabana: nel Regno Unito la decorazione d’interni è un patrimonio culturale“.

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