Marco D’Amore e Maria Esposito al cinema con “Criature”

"Mimmo lotta per tenere i bambini lontani dalla strada".

Marco D'Amore e Maria Esposito al cinema con "Criature"Marco D'Amore e Maria Esposito al cinema con "Criature"
Anteprime

Marco D’Amore e Maria Esposito parlano del loro film, Criature, in uscita il prossimo 5 dicembre nelle sale cinematografiche. È una storia ambientata a Napoli, che parla di riscatto sociale e di ragazzi che vengono tenuti lontani dalla strada da Mimmo, il protagonista interpretato da Marco D’Amore.

Una grande sintonia

Marco D’Amore e Maria Esposito non sono una conoscenza recente. Si sono incontrati anni fa in occasione di un provino cui l’attrice aveva partecipato, senza successo. “Debuttare con Marco rappresentava uno dei miei sogni più grandi. Avevo fatto un provino anni fa, che poi non è andato in porto“, racconta la Rosa Ricci di Mare Fuori a Verissimo. “Non è andato perché, nonostante il suo talento così esplosivo e nonostante abbia provato fino alla fine a forzare il personaggio per averla, non ho potuto includerla nel film“, ha ammesso Marco D’Amore. Quel provino però ha segnato l’inizio della carriera di Maria Esposito che non si è più fermata. I due sono perfettamente in sintonia. “Maria è un essere antico. Nonostante la sua giovane età, è come le pietre che creano il quartiere da cui viene“, ha detto l’attore.

La giocoleria

Marco D’Amore in Criature è “Mimmo, un operatore sociale che si è inventato un modo per tenere i bambini lontani dalla strada: la giocoleria. Questo fa Mimmo, chiuso nella biblioteca. Ma fuori c’è un mondo che gli rema contro. Infatti Mimmo combatte tutti i giorni una battaglia per portare avanti il suo intento“. Maria Esposito è Margherita. “Il mio personaggio è una ragazza di tredici anni che, per forza di cose, va a lavorare per portare i soldi a casa. Sembra una donna fatta, ma quando torna a scuola grazie a Mimmo si scopre bambina e vuole solo sognareMarco D’Amore spiega a Silvia Toffanin che il film è ispirato a Giovanni Savino, ideatore del progetto Il tappeto di Iqbal: “Lui e i suoi ragazzi sono stati utilissimi anche nella formazione e nell’allenamento degli attori”.

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