Marco Columbro: “Vorrei capire perché non ho più fatto TV”

"Quando sono uscito, anche se ero vivo, per i media ero morto".

Marco Columbro: "Vorrei capire perché non ho più fatto televisione"Marco Columbro: "Vorrei capire perché non ho più fatto televisione"
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Marco Columbro, ospite della puntata di Ciao Maschio ha parlato della sua vita dopo l’ictus che lo ha colpito nel 2001. È rimasto in coma per venti giorni e da quel momento, la sua vita professionale ha subito un cambiamento radicale: “Per la televisione in generale non esistevo più”.

L’assenza dalla Televisione

Il conduttore ha spiegato che nei primi anni dopo la malattia ha sofferto l’assenza di proposte di lavoro: “Ho avuto un periodo molto particolare, troppo lavoro, troppo stress, la mia pressione ha cominciato a essere ballerina. Ho avuto un picco pressorio, un’emorragia cerebrale, e sono stato in coma per 20 giorni. Quando sono uscito, anche se ero vivo, per i media ero morto. Per la televisione in generale non esistevo più. A un certo punto me ne sono fatto la ragione Però è stato duro i primi anni. Nessuno mi ha più chiamato. Io all’epoca, quando ho avuto la malattia, ero al massimo della mia notorietà, per cui non è che fossi uno che era andato male. Però c’erano altri motivi, non lo so”.

La ricerca di risposte

Marco Columbro ha espresso un desiderio di scoprire perché, dopo il suo ictus, non sia più stato chiamato a lavorare in televisione. “Vorrei arrivare a capire un giorno perché dopo il mio ictus io non ho più fatto televisione. Prima di lasciare questo corpo, magari qualcuno mi darà una motivazione e mi dirà ‘perché ci ha rotto…’, magari, non lo so”.

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