Luisa Ranieri svela dei lati inedita della sua vita e del suo carattere. In un’intervista al Corriere della Sera ha sottolineato di non essere stata mai ribelle, anzi “quasi dislessica per la timidezza, riservata, pudica, molto protetta dai miei che erano separati. Mai stata ribelle se non quando mi rapai a zero, contro il canone di bellezza dell’epoca, capelli lunghi, vaporosi. Io non mi acconciavo”.
Ruoli che stavano stretti
Luisa Ranieri sottolinea di essersi finalmente liberate dai ruoli di donne belle, di essere stata presa sul serio, di essere riuscita a dimostrare a tutti la sua bravura. ”All’inizio non mi dicevano mai brava, scontavo il fatto di essere bella. Forse avevano ragione i critici, e ognuno ha il suo percorso. Ora i complimenti me li fanno. Ho cercato di non fare più i ruoli della bonona, un ruolo che mi stava stretto e ho detto tanti no. Volevo divertirmi facendo questo mestiere”. L’attrice dice però chiaramente che si spoglierebbe solo in un film per Paolo Sorrentino: “Con lui andrei anche sulla luna. È sempre rispettoso. Ma spogliarmi non mi interessa, se non è legato al ruolo. Fui a disagio quando avvenne per Antonioni, ma ero inesperta, al mio secondo film”.
Indagare la timidezza
E gli anni che passano? La bellezza che si modifica nel tempo? Come vive i cambiamenti una donna bella come Luisa Ranieri? “Allo specchio vedo in me piccoli cambiamenti: ci sono i sacrifici, la vita, le due figlie”. Ma soprattutto “ho imparato ad amarmi. Ho cominciato verso i venti anni, la mia timidezza doveva essere indagata. E mi è servita per approfondire la mente delle donne che interpretavo”. E infine, l’attrice svela che cos’è che la unisce di più a Luca Zingaretti: “Il sentire comune. La gelosia? Lui al lavoro è circondato da donne e non è un tema in discussione, anzi siamo ironici l’uno verso l’altro. Luca mi ha sempre sostenuta”.