Luca Tomassini: “Coming out? Non sono obbligato”

“Io e Madonna nel 1994 parlammo di fare un figlio insieme”.

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Lifestyle

Luca Tomassini ha iniziato una nuova vita con un nuovo cuore e racconta della passione del suo lavoro, degli amori, delle dipendenze, dei grandi artisti con cui ha solcato i palchi.

Una vita al massino

Poco prima di Natale Luca Tommassini si è sottoposto a un delicato intervento al cuore per la ricostruzione della valvola mitrale. “Lavoro senza sosta da quando ho undici anni. Compiuti i cinquanta, invece di rallentare, ho aumentato le sfide”, ha raccontato il ballerino e coreografo in un’intervista al Corriere della Sera. “Gli ultimi due anni sono stati incredibili, tra il tour mondiale con Laura Pausini e la trasmissione con Fiorello all’alba. A un certo punto ho iniziato ad avere degli scompensi psico-fisici piuttosto forti. Ma non potevo fermarmi”. Poi l’intervento al Policlinico Gemelli di Roma. “Quando mi hanno stubato, ho provato un dolore infernale. Ero tutto ‘rotto’ davanti. Piangevo, urlavo. A un certo punto, sento che stavano per somministrarmi il Fentanyl. Ho urlato ancora più forte: ‘Non datemelo, ho sepolto troppi amici per il Fentanyl’. Io stesso ne sono dovuto uscire, dopo un’operazione che mi fecero a Los Angeles. Ne diventi subito dipendente”. E sull’uso delle droghe rivela: “Fino ai ventuno anni, quando feci il tour mondiale di Whitney Houston, ero stato un atleta sanissimo. Lavorare con lei fu importante ma un inferno. Crack, cocaina, crystal meth: erano tutti sempre strafatti, più della metà sono morti. Compresa lei”.

La lotta per la libertà

Grazie all’Italia Luca Tomassini si allontana da quell’inferno: una proposta di lavoro che arriva da Heather Parisi. “Ci siamo amati moltissimo. Io non mi sento obbligato a fare nessun coming out”, ci tiene a precisare il ballerino. “Ho amato uomini e donne. Mio padre quasi ci ammazzava a me e mia madre perché mi vedeva ‘diverso’, e io è da quando sono piccolo che lotto per essere libero. E devo dire grazie a mamma, che è finita in coma per difendermi dalle botte di papà”. Il coreografo ha lavorato con grandi artisti: Prince, Michael Jackson, Witney Houston, Madonna. “Ero il suo ballerino, l’unico che portava sempre con sé. Con lei e suo fratello Cristopher passavo insieme il Natale. Nel 1994 parlammo di fare un figlio insieme. Desiderava averne ma non in coppia. Così mi propose di farlo con lei, avrei potuto poi vederlo in qualunque momento”. Però Luca Tomassini preferì declinare l’offerta: “Volevo una famiglia mia. Allora lo propose al suo personal trainer Carlos Leon, che un po’mi somigliava. Lui accettò. Ed è nata Lola”.

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