Giuliana De Sio si dice delusa per essere stata dimenticata dal cinema. L’attrice parla anche delle sue fragilità e della sua maternità mancata, raccontandosi in un’intervista al Corriere della Sera.
La consapevolezza di se stessi
Giuliana De Sio ha sempre avuto l’immagine di una donna forte, combattiva. “Ma quella è un’immagine a cui non crede più nessuno. Mi ponevo in quel modo, da donna dura, per darmi un tono, specie dopo aver attraversato tutti gli inferni che ho attraversato”, rivela l’attrice. “E anche oggi non posso dire di essere consapevole di me, anzi, non ci ho capito proprio niente. Mi ritengo una disadattata che si adatta, di volta in volta. Sono perennemente spaesata nonostante tutta la speleologia psicologica che ho fatto nel tempo. E non mi hanno aiutata gli analisti, gli amici o tantomeno la famiglia, che non ho avuto”. L’attrice voleva diventare mamma ma non è accaduto. “Avrei voluto, con ogni uomo che ho amato”, sottolinea. “Ho avuto due aborti, al quarto mese e alla fine è andata così. Avevo studiato da mamma, osservando le mie amiche e mi ero giurata che, se mai fosse successo, non avrei finito per far divorare la mia vita da un bambino così come io non avrei mai potuto divorare quella di mio figlio. Vedevo donne che si trasformavano e non lo trovavo sano. Credo che sarei stata brava, ma poi chi lo sa. Alla fine non sono diventata mamma e non mi sono sposata. Sono una donna sola”.
Una lacrima per il cinema
E alla domanda: “Si sente sola?”, Giuliana De Sio precisa: “Cerco di costruire una dimensione di famiglia nei gruppi di lavoro, specialmente a teatro dove si riesce a ricreare più facilmente una dimensione di intimità”. L’attrice sottolinea con forza e amarezza di essere stata abbandonata dal cinema e dalla televisione: “Ho ricevuto una sfilza di premi per le mie interpretazioni e poi, da dieci anni, più niente, nessuna chiamata. È una cosa stranissima, come se non sapessero più cosa farmi fare. Mi resta una lacrima dentro per il cinema che mi ha un po’ abbandonata. Eppure una bella serie, un bel film, con registi bravi, li farei volentieri. Aspetto un illuminato che mi chiami”.