Emanuela Folliero: “Ecco i miei traumi infantili”
"Mia madre mi ha sempre insegnato a volare basso".
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Emanuela Folliero, che ha festeggiato da poco il compleanno, ha raccontato a Silvia Toffanin diversi traumi infantili che hanno condizionato la sua vita. La sua carriera inizia facendo la modella con un papà molto protettivo. Da ragazza amava essere indipendente e faceva piccoli lavori. “Io andavo a distribuire volantini in pattini e un giorno mio padre chiese a un amico di darmi un’occhiata. Ho vissuto tanti episodi spiacevoli sul lavoro. Ma fortunatamente siamo andati avanti con la tutela delle donne“. Parlando dei suoi inizi ha commentato: “Ero molto centrata. Mia madre mi ha sempre insegnato a volare bassissimo. Mi ha insegnato l’umiltà in maniera eccessiva“.
I traumi infantili di Emanuela Folliero
Emanuela Folliero ha raccontato a Verissimo di due episodi che hanno segnato la sua infanzia. “Da ragazzina il prete mi faceva sedere sulle sue ginocchia. Non è successo niente. Ma tu senti che c’è qualcosa che non va e se me lo ricordo ancora adesso vuol dire che c’era qualcosa che non andava. Io dicevo: ‘ma perché devo sedermi sulle sue ginocchia? Me lo ricordo perché ho delle immagini fisse in mente. Vorrei ritrovarlo per salutarlo. Perché quando sei grande vendichi la bambina che eri“. Un altro trauma è legato al nuoto. “Io non sapevo nuotare. Mia madre mi portava a scuola nuoto e c’era questo istruttore che ci prendeva la testa e ce la teneva sott’acqua. Ho incominciato ad avere gli incubi. Da allora quando vado a largo, metto il salvagente”.