Ditonellapiaga presa di mira per il video di È tutto vero. Anche l’artista romana ventisettenne finisce nel tour dei commenti negativi da parte degli utenti dei social sulle ‘esibizioni sfacciate’ da parte di molte cantanti.
Questione di coerenza
“Le artiste in mutande”, proprio come sottolineato in un’intervista su Open da Ditonellapiaga, “sono un’ossessione per molti”. La cantante che si è fatta conoscere duettando con Donatella Rettore al Festival di Sanremo commenta: “’Oddio, un’altra che si è messa in mutande’, mi hanno scritto, ma io mi sono divertita un botto con quel body, per me ci stava tutto su quel pezzo e non me ne pento. È una sorta di seduzione musicale quella che faccio spesso, con malizia e simpatia, non per forza parlando si sessualità, però c’è sempre un pò quell’aspetto ed io lo trovo assolutamente coerente con il tipo di narrazione che faccio a livello musicale ed estetico avere un certo tipo di atteggiamento ed un certo tipo di look”.
Una ‘moda’ internazionale
E su chi punta il dito contro ‘un certo pop al femminile’, Ditonellapiaga sottolinea ancora: “Io lo trovo assolutamente coerente col tipo di narrazione che faccio a livello musicale ed estetico”, e soprattutto, non è qualcosa “che svaluta il mio operato a livello musicale. E la stessa cosa la vedo in tantissime altre artiste. Non penso sia questo a determinare se una canzone è bella o brutta”. E aggiunge. “Non mi ossessionerei con questa roba delle mutande, perché è una cosa che all’estero si fa, e non capisco perché non si possa fare tranquillamente anche in Italia”. In conclusione, l’artista invita a guardare oltre perché sicuramente non sono le mutande a far vendere i dischi.