Cesare Cremonini: “Ero a Imola il 1 °Maggio 1994”

"Nella letteratura dello sport, Senna è stato un poeta".

Cesare Cremonini: "Ero a Imola il primo Maggio 1994"Cesare Cremonini: "Ero a Imola il primo Maggio 1994"
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Cesare Cremonini ha deciso di commemorare il trentennale della scomparsa di Ayrton Senna, il leggendario pilota di Formula 1 tragicamente scomparso il primo maggio 1994 sul circuito di Imola. Essendo presente quel fatidico giorno alla gara e avendo solo 14 anni all’epoca, Cremonini ha vissuto in prima persona l’evento che ha segnato profondamente la sua giovinezza e la sua percezione della vita. Su Instagram il cantante ha condiviso un post in cui ha ripercorso le emozioni di quella giornata.

Testimone oculare di un giorno drammatico

Nelle sue parole, Cremonini ha descritto Senna come un “poeta”, sottolineando l’enorme impatto che la sua figura ha avuto sulla sua generazione: “Ero a Imola il primo Maggio 1994, nella tribuna davanti al rettilineo, insieme a mio padre e mio fratello. Ricordo ogni momento di quella giornata, dalla partenza al mattino presto fino al rombo dell’elicottero che portava Senna verso l’ospedale Maggiore di Bologna. Di quel giorno mi è rimasto dentro il silenzio che ci ha accompagnato fino a casa. Perché la morte di un poeta è così diversa da tutte le altre? Non è così quando muore un eroe. Alla morte dei poeti non ci sono favole da tramandare ai posteri, gesta da emulare. Quando muore un poeta quel che resta è qualcosa di profondo e misterioso come succede con le divinità. È questo che ha lasciato Senna, che non era un eroe. Nella letteratura dello sport, Senna è stato un poeta“.

Il tributo di Cesare Cremonini in “Marmellata #25”

Sia Lucio Dalla con Ayrton che Cesare Cremonini con Marmellata #25 hanno contribuito a mantenere viva la memoria di Ayrton Senna attraverso la loro musica. Nel post il cantante ha citato un passaggio: “Io sono diventato un po’ più grande quel primo maggio a Imola. Le domeniche non hanno più avuto lo stesso sapore infantile. Di carezze e bisticci. Un po’ di quel silenzio mi è rimasto dentro e qualche anno dopo è diventato musica. “Da quando Senna non corre più non è più domenica.” E non si dimentica”.

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