Caso Combs: “Non è il mostro che stanno dipingendo”

La madre del rapper rilascia una dichiarazione ufficiale.

Caso P. Diddy: “Non è il mostro che stanno dipingendo”Caso P. Diddy: “Non è il mostro che stanno dipingendo”
Attualità e Cronaca

Il rapper Sean Diddy Combs, noto anche come P. Diddy, continua a ricevere accuse molto gravi. Oltre altre centoventi persone che avrebbero dato mandato all’avvocato Tony Buzbee, nuove accuse arrivano anche dalla famiglia del rapper Tupac, all’anagrafe Tupac Amaru Shakur. La madre di Combs ha deciso di rilasciare una dichiarazione ufficiale tramite il suo avvocato, Natalie G. Friggers, riportata poi dal The Hollywood Reporter: “Non è il mostro che stanno dipingendo”.

Le parole della madre di Combs

“Non è il mostro che stanno dipingendo”. Preoccupata per il clamore mediatico raggiunto dal caso legato alle accuse rivolte al figlio, Janice Combs ha deciso di spendere delle parole per lui attraverso un comunicato ufficiale. Come riportato da The Hollywood Reporter, la donna chiede prima di tutto un processo equo e non mediatico. “Testimoniare quello che sembra un linciaggio pubblico di mio figlio prima che abbia avuto l’opportunità di dimostrare la sua innocenza è un dolore troppo insopportabile per essere espresso a parole. Come ogni essere umano, mio figlio merita di avere il suo giorno in tribunale, di condividere finalmente la sua parte e di dimostrare la sua innocenza”.

Janice Combs e il sostegno al figlio

“Queste bugie lanciate contro di lui sono motivate da coloro che cercano un guadagno finanziario e non giustizia”, prosegue il comunicato di Janice Combs“Le false accuse di violenza sessuale impediscono alle vere vittime di violenza sessuale di ottenere la giustizia che meritano. La parte peggiore di questo calvario è vedere il mio amato figlio essere spogliato della sua dignità, non per quello che ha fatto, ma per quello che la gente sceglie di credere di lui”.

E infine: “A volte, la verità e la menzogna si intrecciano così strettamente che diventa terrificante ammettere una parte della storia, specialmente quando quella verità è al di fuori della norma o è troppo complicata per essere creduta. Questo è il motivo per cui credo che il team legale di mio figlio abbia scelto di risolvere la causa dell’ex fidanzata invece di contestarla fino alla fine, con conseguente effetto rimbalzo poiché il governo federale ha usato questa decisione contro mio figlio interpretandola come un’ammissione di colpa”. Il 9 ottobre ci sarà la prima udienza in cui Sean Diddy Combs affronterà le gravi accuse mossegli contro, tra cui quelle di violenza sessuale.

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