Un Festival di Sanremo all’insegna dell’unione del Paese. È con queste parole che Carlo Conti parla dell’importante kermesse musicale di cui è il nuovo direttore artistico.
La novità sulla classifica
“Il mio Festival sarà una bella occasione per unire il Paese: per una settimana parleremo tutti dello stesso argomento”, ha detto Carlo Conti in un’intervista al mensile La Freccia. “La prima e l’ultima sera ascolteremo trenta canzoni. La seconda e terza serata avremo rispettivamente quindici brani dei big e due delle nuove proposte, per un totale di diciassette”, spiega. “La serata delle cover e dei duetti è pensata per essere un momento di festa e divertimento: la grande novità è che i cantanti in gara potranno esibirsi tra loro, ci sarà una competizione a parte e non verrà influenzato il verdetto finale della manifestazione”.
Il presentatore ha sottolineato che è tranquillo, nonostante la sua quarta volta: “Voglio viverla con leggerezza, allegria e sprint. Sarà una festa della musica, come è successo nelle ultime dieci edizioni, dove la gara delle canzoni è stata protagonista”. Poi spiega che ci sarà una novità sulla classifica: “Posso dire che la comunicazione dei primi cinque artisti di ogni serata, compresi i finalisti, non seguirà un ordine legato alla reale classifica, ma sarà randomico. Non si saprà, quindi, chi ha ottenuto più voti. In questo modo sarà più sorprendente la proclamazione del vincitore”.
In anticipo sul polverone
“Dopo l’annuncio escono sempre le liste degli esclusi per creare un polverone”, sottolinea Carlo Conti. “Ma colgo l’occasione per sottolineare che Tommaso Paradiso, Sfera Ebbasta e Tiziano Ferro non hanno presentato nulla per ‘Sanremo’ perché avevano altri progetti. Ferro firma il brano di Ranieri ma l’ho scoperto dopo: quando ascolto una canzone non vado a vedere chi l’ha scritta, non voglio essere influenzato. Alla fine, ho visto che Blanco firma tre brani, uno pure con Mahmood. Tra gli autori figurano anche Tropico e Calcutta”.