Il deputato dello Scottish National Party John Nicolson ha chiesto a Netflix di comprovare ciò che ha detto a una commissione parlamentare sulla donna che si presume abbia ispirato il personaggio di Martha della serie Baby Reindeer. La scorsa settimana, il dirigente di Netflix Benjamin King ha affermato davanti al Comitato Cultura, Media e Sport che la serie è “ovviamente una storia vera dell’orribile abuso che lo scrittore e protagonista Richard Gadd ha subito per mano di uno stalker condannato”.
Ma Nicolson ritiene che le prove fornite da Netflix potrebbero essere state inesatte e fuorviare consapevolmente una commissione parlamentare nel regno unito è un reato. Nicolson ha dichiarato alla BBC: “È chiaro che le prove fornite da Netflix al comitato ristretto sono controverse; l’accusa avanzata – ovvero che la donna sia stata precedentemente condannata – è molto importante. Nessun giornalista è riuscito a trovare finora prove a sostegno delle affermazioni di Netflix”.
Fiona Harvey la vera Martha?
Baby Reindeer è stato visto da 65 milioni di persone in tutto il mondo. È un resoconto drammatizzato dello stalking che il suo scrittore e protagonista, Richard Gadd, dice di aver subito. Da allora ha parlato del programma raccontando la sua “verità emotiva” e sin dalla prima puntata afferma che “Questa è una storia vera”. Una donna di 58 anni, Fiona Harvey, è stata identificata come la donna chiamata Martha nella serie, ma né Netflix né Richard Gadd lo hanno confermato. La Harvey ha detto di non essere stata condannata per stalking e di aver negato di aver perseguitato Richard Gadd.
La popolarità di Baby Reindeer ha portato immediatamente gli investigatori di Internet a dare la caccia alle “figure reali” dietro i personaggi di fantasia. Dopo essere stata nominata, la Harvey è apparsa in una lunga intervista su Piers Morgan Uncensored e ha descritto la situazione “assolutamente orrenda” in cui si trova a seguito del programma.