Alessia Marcuzzi: “Da piccola sognavo di diventare attrice”

"Non l’ho fatto perché ho incontrato il papà di mio figlio".

Alessia Marcuzzi: "Da piccola sognavo di diventare attrice"Alessia Marcuzzi: "Da piccola sognavo di diventare attrice"
Gossip

Alessia Marcuzzi condurrà i premi David Di Donatello insieme a Carlo Conti. Si allontana così dal suo consueto ruolo di conduttrice, avventurandosi nel regno del cinema. In un’intervista al Corriere Della Sera, ha raccontato a riguardo: “Io non voglio averla la responsabilità di portare sorrisi, anche se non mi hanno chiamata certo per aprire le buste con i nomi dei vincitori. Cercherò di fare quello che mi verrà sul momento”. Una rocambolesca caduta in conferenza stampa alla vigilia della serata italiana dedicata al cinema, ma ha mostrato la sua ironia: “Cado spesso, sono maldestra. Il mio film straniero preferito ai David è proprio ‘Anatomia di Una Caduta’ di Justine Triet”

Il sogno di diventare attrice

La conduttrice ha sempre nutrito un profondo legame con il mondo del cinema, fin dalla tenera età, il grande schermo l’ha affascinata e ispirata. Ha recitato nel film Il Mio West di Giovanni Veronesi nel 1998, al fianco di attori di calibro come Harvey Keitel e David Bowie e ha ricordato di essersi sentita in paradiso durante le riprese: “Sono la maïtresse del bordello, amante di Harvey Keitel, mentre David Bowie mi violenta e uccide. Avevo 26 anni, mi sentivo in Paradiso. Non è da poco essere ammazzata da David Bowie. La sua presenza metteva a tutti una tensione incredibile, spaventava già prima del suo arrivo. Era educato, sempre vestito da cowboy, anche quando non doveva girare. Con Keitel siamo diventati amici, mi ha fatto un sacco di complimenti e mi ha consigliato di seguire i corsi di recitazione all’Actor’s Studio. Non l’ho fatto perché ho incontrato il papà di mio figlio Tommaso (Simone Inzaghi, attuale allenatore dell’Inter, ndr). Ma io da quando ero piccola sognavo di diventare attrice.

La scelta della televisione

Nonostante il suo grande amore per il cinema, Alessia Marcuzzi ha poi deciso di intraprendere una carriera nella televisione diventando “regina” dei reality show: “Mi iscrissi a Lettere con indirizzo Spettacolo. Quando a una lezione proiettarono La corazzata Potemkin mi addormentai, a me quel film ricordava Fantozzi. Poi cominciai a presentare in tv. Non ho rimpianti, ho fatto altro, forse non ero abbastanza portata. Sono i cliché italiani. In America si può fare sia piccolo che grande schermo. Io il cinema lo amo. E l’amore aumentò quando stavo con Pietro Sermonti”

Il suo primo incontro con la magia del grande schermo avvenne al Drive In dove rimase folgorata da E.T. L’Extra-Terrestre: “Al Drive In, il cinema all’aperto a Casal Palocco, dove vivevo. Avevo 12 anni, per tanto tempo ho desiderato di volare con la mia bici e quel mostriciattolo nel cestino“. Ha una profonda ammirazione per Monica Vitti: “La mia attrice preferita è Monica Vitti. Ogni tanto qualcuno dice che fisicamente le somiglio. La bionditudine, la voce afona…Una fuoriclasse che ha unito la commedia al cinema d’autore”.

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