Nicole Kidman: “Mi piace indagare l’essere umano”

“Questo film mi lascia molto esposta, vulnerabile e spaventata”.

Venezia Cinema

Nicole Kidman ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia Babygirl di Halina Reijn, un thriller erotico che vede nel cast anche Antonio Banderas. Il tema centrale del film sono le fantasie sessuali di sottomissione della protagonista Romy, la sua incapacità di confessarle al marito e il desiderio di appagarle con un giovane che sembra comprendere dal primo sguardo la sua debolezza. Una fragilità che vedrà uno scambio di ruoli, dalla donna di mezza età di potere a una donna posseduta dalla sua giovane ossessione.

I nostri segreti

Nicole Kidman ha sottolineato che il film “parla dei nostri segreti, il matrimonio, potere, consenso e quindi il linguaggio è nel sesso così complicato e qui vediamo la storia liberatoria di una donna raccontata dallo sguardo di una donna che è regista e sceneggiatrice. Mi sono quindi trovata nelle mani di una donna con un tema molto profondo e liberatorio e io non voglio dominare questa conferenza stampa”. L’attrice ha quindi spiegato com’è avvenuto il suo incontro con la regista: “Con Harrys  ci siamo incontrati a New York per parlare del lavoro e delle scene e cominciare a famigliarizzare, Halina poi sa fare tutti i ruoli del film. È fondamentale che si creda nella sacralità del set e nell’assenza di violazione”.

Abbandonarsi al regista

Nicole Kidman ha poi aggiunto: “Mi piace indagare l’essere umano in tutte le sue sfaccettature. Questo film mi lascia molto esposta, vulnerabile e spaventata perché viene consegnato al mondo la mia intimità, adesso siamo molto nervosi ma sono anche orgogliosa di essere stata invitata a un festival come questo e sono felice di essere diretta da una donna.  A Cannes ho detto che avrei dato più peso alle donne registe per equilibrare la presenza in questo settore”. L’attrice poi spiega di essersi “abbandonata completamente al regista, non ho pensato al corpo ma come raccontare la storia e aiutare la visione, il mio apporto è me stessa ma non conosco altre modalità. Sapevo che Halina non mi avrebbe sfruttata sono sempre stata parte processo, credo che tutti ci siamo impegnati ad essere gentili l’uno con l’altro. Ma mi sono sempre sentita protetta in questa autenticità”.

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