Neri Parenti: “Il politically correct mi ha rovinato”

"Nel film della Cortellesi c'è l'uomo violento, ma quello va bene...".

Neri Parenti: “Il politically correct mi ha rovinato"Neri Parenti: “Il politically correct mi ha rovinato"
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Neri Parenti, celebre regista italiano noto per la serie dei cinepanettoni e film comici con Paolo Villaggio, ha recentemente espresso la sua opinione sul politically correct, definendolo come un limite deleterio per la sua comicità. Nell’intervista rilasciata a Adnkronos in occasione del Prato Film Festival ha fatto un commento sul film C’è Ancora Domani di Paola Cortellesi.

Diventato una censura

Neri Parenti ha affermato che il “politicamente corretto” è diventato una sorta di “censura” che soffoca la libertà di espressione e impedisce di affrontare temi scomodi con l’ironia necessaria: “Con il politically correct mi hanno rovinato, oggi molti dei film che ho fatto in passato non li potrei più fare. A prescindere dalla serie dei cosiddetti cinepanettoni, dove ogni tanto si passava il limite della decenza, oggi non potrei più fare più nemmeno Fantozzi che, invece, è un cult, anzi uno stracult. Vai a dire che la figlia è come una scimmia o che la moglie è brutta… Non si potrebbe fare assolutamente”.

Il caso di “C’è Ancora Domani”

Per evidenziare questa disparità, Parenti fa un esempio concreto con il film C’è Ancora Domani di Paola Cortellesi, campione di incassi in Italia, con una punta non celata di polemica: “Il politically correct viene usato in realtà solo per alcune cose, soprattutto per la commedia, per i film comici. Perché, in realtà, ci sono film come quello di Paola Cortellesi dove c’è l’uomo violento, ma quello va bene…” .

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