Hugh Grant ha dato le sue personalissime risposte al “questionario di Proust”, rivelando aspetti piuttosto bizzarri della sua vita. La sua recente passione? “Adoro cuocere troppo poco il pollo e far venire i vermi alla mia famiglia”. L’attore protagonista di Heretic si racconta attraverso una serie di risposte bizzarre ed esilaranti.
Risposte bizzarre
Hugh Grant non ha dubbi, il suo peggior difetto è quello di non saper usare le forbici. E la sua occupazione preferita? “Di recente mi sono innamorato del barbecue. Adoro cuocere troppo poco il pollo e far venire i vermi alla mia famiglia”. La star di Hollywood è sbizzarrita nelle risposte al questionario di Proust a cui si è sottoposto. La cosa che meno tollera tra i difetti altrui è “quando dicono che il menu è accessibile solo attraverso il codice QR”. Mentre la sua più grande paura è quella delle ciotole dei gatti, “con il vecchio cibo per gatti rinsecchito come cemento”. Qualcosa che proprio non gli piace del suo aspetto sono i suoi capelli: “La mia nuvola di capelli grigio polvere. Sembro Liberace. O una sigaretta”. Nonostante definisca il suo stato d’animo “squilibrato”, risponde anche a domande importanti, come quale sia il più grande amore della sua vita: “La moglie scandinava. I figli sociopatici. I gatti stronzi”.
Il questionario di Proust
Il questionario di Proust è nato alla fine del XIX secolo ed è passato alla storia perché, appunto, una delle persone più note a giocarvi fu il grande scrittore francese Marcel Proust, che lo compilò almeno due volte a distanza di anni, dando risposte differenti. Le domande hanno a che vedere principalmente con i gusti e nel corso del tempo sono cambiate, adattandosi alle epoche. Oggi sono piuttosto libere anche se mantengono delle caratteristiche fondamentali. Lo scopo è quello di immortalare un momento della propria vita, come in una fotografia dal momento che i gusti e le opinioni sono mutevoli a seconda delle esperienze e che rispetto le percezioni le persone cambiano nel tempo. Il questionario di Proust, dunque, viene utilizzato per fornire o ottenere una conoscenza più profonda di se stessi o degli altri nel momento presente.