Star di celebri commedie romantiche tra cui Notting Hill e il Diario di Bridget Jones, Hugh Grant si è di recente raccontato durante il podcast Smartless, parlando della sua vita famigliare e di quanto la sua carriera sia cambiata con l’età. La star di Hollywood confessa di essere “troppo brutto e vecchio per certi ruoli”.
La carriera
“Mi pagavano tanto e l’avidità è un grande motore”. Hugh Grant parla poi di come, nel tempo, le cose siano cambiate, in particolare per via della sua età. “Sono diventato troppo brutto e troppo vecchio per certi ruoli”, confida. I ruoli per cui viene chiamato a lavorare oggi sono molto diversi, personaggi che definisce “disturbati” e oscuri, come il signor Reed. Poi l’attore si sofferma sull’impatto delle piattaforme streaming sulle persone: “Non capisco chi dice ‘non vedo l’ora di tornare a casa e piazzarmi sul divano’”, comincia. “Tutta la mia vita l’ho passata a cercare di uscire di casa. Le case sono un inferno, a partire da quella in cui sono cresciuto”.
Troppi figli
“Ho un sacco di figli, troppi, mi pare siano cinque”, comincia con ironia Hugh Grant. “È che ho iniziato tardi, a cinquantadue anni, e ora ne ho sessantaquattro, con il più piccolo che ne ha sei. Avrei bisogno di un ricovero in sanatorio, ormai dopo un lungo viaggio in aereo il mio cuore sembra fatto di pongo”. Sposato con Anna Eberstein dal 2018, scherzosamente la definisce una “moglie gigante e spaventosa”. Poi corregge il rito: “In realtà è meravigliosa. In un periodo in cui ero sbronzo molto spesso, circa tredici anni fa a Londra, ho visto questa svedese sexy dall’altra parte del bancone nel mio bar preferito. Era un’atleta, sarebbe potuta diventare una tennista professionista, abbiamo iniziato a frequentarci, poi a riprodurci, e ora siamo sposati”, racconta. “È lei l’uomo di casa. Ha anche una lunga lista di cose che disapprova in un uomo: bere tè al posto del caffè; guidare un’auto elettrica. Non so davvero perché stia con me”.