Sebbene sia un EP d’esordio, Genesi arriva dopo una lunga gavetta per Blùnda (all’anagrafe Lucrezia Blunda), artista versatile classe ’99, originaria della Toscana. Negli anni sono molte le esperienze fatte in ambito artistico/musicale, a partire dal 2010 con Ti Lascio Una Canzone (a soli 11 anni), passando per l’apparizione nel programma Amici di Maria De Filippi nel 2019. In questo ultimo anno ha partecipato come performer per più puntate all’anteprima del programma di Fiorello Viva Rai Due! e a Italia Sì (RaiUno) condotto da Marco Liorni. Con la produzione artistica di Davide Gobello, Genesi è un progetto di 4 brani, di cui 2 inediti, Veramente me e la focus track Molecole, un brano pop up tempo fortemente contaminato dall’elettronica, in cui i synth fanno da padroni e la produzione vocale ha un ruolo centrale, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio carico di emozioni.
Blùnda presenta così il brano: “‘Molecole’ parla di amore, o meglio di quando finisce, e di quanto sia difficile accettarlo anche per chi per primo smette di amare. Scriverla è stato molto liberatorio, anche se mi ha richiesto una buona dose di ricerca e fatica prima che riuscissi a trovare effettivamente una dimensione coerente; tutto questo riflette bene il periodo di ricerca personale che sto vivendo: sto imparando a scavare a fondo, anche e soprattutto laddove farlo è estremamente scomodo”.
Amore e libertà
Genesi è un EP in cui amore e libertà fanno da fulcro concettuale: ogni brano ha vita propria ed esprime una sfumatura di un pop contaminato da una ricca diversità di influenze musicali che caratterizzano la ricerca musicale di BLÙNDA, spaziando dalla disco alla drum and bass, fino al Soul e all’R&B. “Genesi è il punto da cui parto davvero come artista. Due dei quattro brani sono già usciti nei mesi scorsi, ‘Controluce’ e ‘Libera’. A questi si è aggiunta ‘Molecole’, che immagino come un ponte narrativo tra questi due brani, e ‘Veramente me’, che invece è stata una bella sfida e novità per me, perché è una ballad pop in cui si parla di amore in un modo che non sono solita portare nei miei brani. Che dire, è “genesi” perché è il punto da cui finalmente tutto inizia e spero non si fermi più.”