Guillermo Mariotto è ritornato sul banco dei giurati di Ballando con le stelle. Nel corso dell’ultima puntata, il giudice ha finalmente spiegato le motivazioni dietro la sua fuga in diretta: “Io purtroppo ho dovuto assentarmi, mi sono sentito male per tutto quello che nella mia vita sta succedendo. Chiedo scusa”. E ha fatto le sue scuse pubbliche a Milly Carlucci.
“Mariotto gate”
La serata è stata aperta con il posto lasciato vuoto dallo stilista. Milly Carlucci ha spiegato al pubblico: “La sua decisione di lasciare lo studio sicuramente è un atto grave e non può essere abbandonato così uno studio della Rai. Abbiamo parlato con Guillermo, con la Rai, abbiamo valutato tutto quanto insieme e quello che abbiamo capito è che Guillermo ci ha spiegato è che è in un momento di particolare difficoltà, il che non giustifica quello che è successo. Ma Guillermo è con noi da diciotto anni e non possiamo non tenere in considerazione tutto quello che sta accadendo nella sua vita, quindi abbiamo scelto un cartellino giallo, sottolineando l’errore, che non è una fine“. Poi Guillermo Mariotto è riapparso in diretta a metà serata, portando con sé un mazzo di fiori per la padrona di casa.
Le scuse in diretta
Lo stilista ha ripreso il suo posto tra i giudici, insieme a Selvaggia Lucarelli, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Carolyn Smith. Il ritorno è stato preceduto da un video: “Mi dispiace profondamente. Sono qui per chiedere scusa in tutti i modi possibili. Sono qui e faccio mea culpa. Ho dovuto assentarmi con grande mio sommo dispiacere… mi sono sentito male per tutto lo stress e per quello che nella mia vita sta succedendo. Mi tocca scusarmi in tutti i modi possibili che esistono per chiederle scusa, perché io ho mancato di rispetto a voi, a Milly in primis, a Rai al pubblico mio adorato. Tutti, tutti. Mi dispiace”. La conduttrice ha riaccompagnato lo stilista alla sua sedia: “Io sono mamy, accetto i tuoi fiori, il pubblico ha capito il momento difficile, però tu adesso guardami negli occhi: andiamo per essere molto molto seri. Dai, ti aspettavano tutti, volevano il tuo ritorno”.