Elena Sofia Ricci: “Nancy Brilli mi ha chiesto scusa”

"Mi raccontava di essere in crisi con il suo ex e poi andava da mio marito". 

Elena Sofia Ricci Il mondo maschile mi deve moltoElena Sofia Ricci Il mondo maschile mi deve molto
Belve

Elena Sofia Ricci si è raccontata nello studio di Belve. L’attrice a Francesca Fagnani ha parlato della violenza subita a 12 anni. Durante l’intervista, ha rivelato di aver rifiutato di apparire in un cameo nel remake de I Cesaroni, affermando: “Non lo so che fine farà il ruolo che avevo. Mi avevano chiesto di fare un cameo ma no, ero andata via troppo tempo prima. Se mi richiamassero? Non credo. Ci sono delle cose che è bene che finiscano a un certo punto. Se aleggio da morta mi secca un pochino sinceramente. Mi piacerebbe saperlo“. Su Instagram ha scritto: “È stato proprio un bel viaggio ! A tratti difficile… ma bellissimo ! Grazie Francesca !!“.

Situazione sentimentale suora

“Il ruolo della suora è molto vicino a me perché sono prossima alla clausura. Non sono una a cui piace fare cose strane. Sono sempre stata fedele, monogama. Al momento castissima da due anni abbondanti”. Ha parlato del suo rapporto con Nancy Brilli che, sua amica, si innamorò di suo marito: “Nel periodo in cui hanno avuto una storia noi eravamo in crisi. Mi è dispiaciuto che tutte le sere veniva a cena a raccontarmi di essere in crisi con il suo ex e poi andava da mio marito. Mi ha chiesto scusa. Una belvata? Con lei. Ero nel mio camerino vestita da suora. A un certo punto vedo in televisione Nancy. Le chiedono cosa le piacerebbe interpretare e lei risponde che le sarebbe piaciuto fare una suora. E io, tutta vestita da suora dico “Tiè, tu mi hai ridato il marito e io ti ho rubato la parte’”.

Il rapporto con l’alcol

Avevo molti alcolisti nella mia famiglia e bere molto era abbastanza la normalità, quindi quando ero ragazza e mi volevo dare un tono ho delle volte alzato un po’ il gomito. Non sapevo assolutamente dosare. Ho una data in cui ho capito che stavo esagerando: era il 12 luglio del 1992. Tornai a casa e alle 7 mi svegliai per andare in bagno. Passai davanti allo specchio, vidi una cosa grigia ed ero io. Lì ho capito che mi stavo trasformando.

L’abuso subito da bambina

“È stato talmente brutto e doloroso, mi ha fatto scattare un senso di colpa. Non capisci che cosa sta succedendo perché sei nel pieno della pubertà. Io avevo un foglio da disegno sulle gambe e cercavo di proteggermi con quello. Per parecchio tempo ho cercato di rimuovere e grazie a Dio ci sono riuscita, non l’ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore. Io non ho creduto che fosse giusto. Ma quando certe cose arrivano da persone adulte pensi che quel che fanno sia giusto. Certo non mi piaceva. Ho cercato di rimuovere per tanto tempo, ma la sensazione di sporco è rimasta per tutta la vita. Anche per questo oggi non mi fido del maschile, sento che mi debba qualcosa. Quell’uomo non l’ho mai più incontrato”.

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