Christian Bale è un vero trasformista, si sa. La sua continua ricerca per perfezionare i personaggi che interpreta lo ha portato a sviluppare un suo metodo particolare, di cui Chloë Sevigny, sul set di American Psycho, non aveva idea. L’attrice ha definito Bale “davvero intimidatorio”, in una recente intervista per Vanity Fair.
Il metodo sconosciuto
Il set di American Psycho ha rappresentato per Chloë Sevigny un’esperienza di lavoro completamente diversa. Riferendosi a Christian Bale l’attrice spiega: “Cercavo in tutti i modi di capire e rispettare il suo approccio e processo di lavoro, il che per me era una vera sfida”. Il comportamento dell’attore, in qualche modo, la metteva a disagio, dal momento che si presentava chiuso e distante. “Di solito sono molto socievole e divertente e decisamente ridicola anche se non sembra. Quindi quando le persone si prendono troppo sul serio tendo a spegnermi e a chiudermi in me stessa, anche se questo non toglie che prendo molto sul serio il mio lavoro e adoro recitare”. E aggiunge: “Ricordo infatti che all’epoca avrei voluto solo un piccolo spiraglio, qualsiasi cosa che mi mettesse più a mio agio”.
Christian Bale “intimidatorio”
Chloë Sevigny ricorda con chiarezza la sensazione di confusione sperimentata nel vedere Christian Bale al lavoro: “Per me fu davvero difficile vederlo al lavoro, non che abbia mai pensato che non fosse bravo, anzi. Ero semplicemente confusa, mi chiedevo come mai fosse così poco socievole”, spiega. “Non avevo neanche idea di che cosa fosse il ‘metodo’. Non avevo avuto un’educazione e una formazione del genere a riguardo, anzi, il mio approccio era di fingere finché non risultava credibile. Ma per quanto riguarda tutto il discorso sul ‘metodo’, mi chiedevo cosa tipo di approccio fosse. Lo trovavo davvero intimidatorio”. Insieme a lei nell’intervista anche l’attore Josh Lucas che commenta, chiarendo come ci siano “i cattivi attori del Metodo – con cui trovo davvero, davvero terribile lavorare – e quelli come Christian, [che] non presta attenzione a nient’altro che a quello che sta facendo”. Ci tiene poi a sottolineare: “Non provo altro che ammirazione per questo, perché molti attori del Metodo in realtà dimenticano il fatto che il loro processo è più importante di qualsiasi cosa o chiunque altro”.