Aurora Giovinazzo si è trasformata in una ‘tigre’ per potersi calare nei panni del suo personaggio nel film The Cage – Nella gabbia. Un training di due mesi, sei ore al giorno, sei giorni su sette, più le quattro ore abituali, “che dedico alla danza. Facevano dieci ore di allenamento in tutto“.
Il tema delle gabbie
Un lavoro intenso che l’attrice ha intrapreso per il ruolo di Giulia, giovane talento della Mma (Mixed Martial Arts). The cage – Nella gabbia è diretto da Massimiliano Zanin, con Valeria Solarino, Brando Pacitto, Desirée Popper, Alessio Sakara, Patrizio Oliva, e Fabrizio Ferracane. “Dentro di me, ho sempre provato un’emozione fortissima vedendo le vittorie delle donne nello sport”, ha spiegato il regista. “Un elemento che per il mio primo film di fiction volevo unire al tema delle gabbie, soprattutto quelle psicologiche in cui ci chiudiamo da soli o lasciamo che lo facciano altri. Il film è un percorso verso la libertà e trovavo fosse emblematico che la protagonista vi arrivasse attraverso la Mma che si combatte proprio in una gabbia“.
La storia di Giulia
Aurora Giovinazzo sul suo profilo Instagram ha pubblicato la sinossi del film: Giulia ex-promessa delle Mixed Martial Arts ha lasciato il mondo degli incontri dopo un tragico incidente nella gabbia da combattimento. Lavora in un piccolo zoo a conduzione familiare con il fidanzato Alessandro, assiduo frequentatore di una comunità religiosa cattolica guidata da Padre Agostino. Giulia è ancora tormentata dal desiderio di tornare nell’ottagono per una rivincita contro Beauty Killer, l’atleta che, battendola, l’ha costretta ad allontanarsi dall’MMA. Scegliendo di rincorrere le proprie ambizioni, Giulia sa di mettere fortemente a rischio la relazione con Alessandro e il futuro che cominciavano ad intravedere insieme, ma sa anche che, se dovesse rinunciare, finirebbe per vivere una vita di rimpianti. A darle forza nelle scelte che è chiamata a fare c’è però il rapporto che si instaura con la nuova allenatrice Serena. Un legame profondo che sosterrà Giulia durante un difficile percorso di crescita, verso una liberazione dalla gabbia all’interno della quale rischia di rimanere rinchiusa.
Ogni fighter di Mma “si sceglie un animale di riferimento”, ha spiegato Aurora Giovinazzo. “Quello di Giulia, come vediamo nel film, è la tigre, che simboleggia benissimo la ricerca di una via di fuga dalle gabbie mentali in cui si ritrova rinchiusa“.
Fonte: Ansa