Anna Lou Castoldi: “La cosa si è ingigantita”

"Mi hanno insultato dicendo che avrebbero dovuto abortirmi".

Anna Lou Castoldi: "Mi hanno denunciata e la cosa si è ingigantita"Anna Lou Castoldi: "Mi hanno denunciata e la cosa si è ingigantita"
Ballando con le stelle

Durante la puntata di Ballando Con le stelle, Anna Lou Castoldi ha affrontato un episodio difficile della sua adolescenza, risalente al 2018, quando fu denunciata per aver imbrattato i sedili di un autobus: “A me tutto questo affetto riempie il cuore. Non sono abituata ma mi fa molto piacere. In realtà, penso che mi servisse per sciogliere un po’ di risentimento”. Selvaggia Lucarelli ha espresso il suo sostegno alla concorrente: “Mi ha colpito il racconto iniziale. Fa un certo effetto pensare che una ragazzina di 16 anni fa due scritte su un autobus e viene spedita ai servizi sociali. Mi sembra una punizione un po’ eccessiva, tutto sproporzionato”.

L’episodio

In una clip il suo racconto: “Un giorno stavo sull’autobus con delle mie amiche e ho pensato bene di fare delle scritte sui sedili. Ne ho fatto 3 o 4. Ho messo una storia nella quale sembravano indelebili e le persone si sono arrabbiate. Sono usciti un sacco di articoli. Molte persone pensavano lo avessi fatto apposta per la fama ma era tutt’altro. Volevo proprio nascondermi quando è successo. Poi avevo acquisito tantissimi nuovi follower, tantissimi, ma io non poi volevo perché erano lì perché pensavano ‘vediamo che cosa fa adesso questa cretina’. Al tempo non me ne capacitavo. Sì, è illegale e sbagliato ma perché insultarmi? Mi hanno insultato gravemente dicendo cose tipo che avrebbero dovuto abortirmi. Cose assurde”.

Non avevo considerato le conseguenze

Un episodio ha segnato la vita di Anna Lou Castoldi, portandola a prendere la decisione di cancellarsi dai social media: “Pensavo che eliminandomi da Instagram avrei alleggerito la situazione. Avevo anche pubblicato delle scuse pubbliche. Ma la questione non si affievoliva. I mezzi pubblici mi hanno denunciata e la cosa si è ingigantita sempre di più finché ho rischiato che andasse sul penale come vandalismo. Però c’era la possibilità di fare i servizi sociali perché ero minorenne all’epoca. Quindi ogni giorno dopo scuola andavo nel deposito dei treni a ripulire queste scritte. Ora, prima di fare qualcosa, ci penso. La stessa assistente sociale mi disse che nessun altro, facendo quello che ho fatto io, sarebbe andato ai servizi sociali. Il punto è che essendo io figlia e nipote di persone famose, ed essendo una persona che è sempre stata sotto una lente di ingrandimento, non avevo considerato le conseguenze. Sebbene riconosca che sia sbagliato”.

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