Tra un mese esatto sarà Natale. Tra poco, quindi, sarà tempo di riguardare in TV Nightmare Before Christmas. Esattamente trent’anni fa il film, partorito dal genio di Tim Burton, debuttava su grande schermo (1993), segnando un importante capitolo della storia del cinema d’animazione. Dopo il grande successo ottenuto all’uscita, il film è divenuto col tempo un vero cult, uno dei classici che tutti dovrebbero vedere.
In realtà Nightmare Before Christmas ha una doppia tematica o, per meglio dire, una doppia “atmosfera”: natalizio, da un lato e “halloweeniano” dall’altro. La vicenda raccontata è incentrata sulla figura di Jack Skellington, il Re delle Zucche della città di Halloween che, annoiato dal solito “dolcetto o scherzetto?”, fugge via in cerca di nuove idee che diano senso alla sua esistenza, e così si imbatte nella gloriosa magia della Città del Natale.
La doppia natura di questa favola oscura è una caratteristica comune alla maggior parte delle produzioni tim-burtiane, che hanno sempre un retrogusto dark. Tim Burton stesso, durante una recente intervista, ha spiegato la presenza di una doppia natura nei suoi personaggi, a partire proprio dal protagonista di Nightmare Before Christmas: “Jack è un personaggio che viene percepito come oscuro, ma in realtà è molto positivo. Sono queste le cose che amo, che si tratti di Edward Mani di Forbice o di Batman, creare personaggi che hanno queste particolari caratteristiche.”
Lo scorso 20 ottobre, la Disney ha riportato nelle sale Nightmare Before Christmas appunto in occasione del 30esimo anniversario: il film uscì per la prima volta al cinema proprio nell’ottobre del ’93. In questa occasione Tim Burton, per rispondere ai tanti che richiedevano a gran voce un sequel, si è espresso così in una intervista concessa ad Empire: “Nel corso della mia carriera ho fatto di tutto: ho fatto sequel, ho fatto altre cose, ho fatto reboot, ho fatto tutto questo, giusto? Semplicemente, in questo caso, voglio che Nightmare Before Christmas venga lasciato in pace”.