Teresa Mannino irrompe nella conferenza stampa di Sanremo: “Ci prendiamo troppo sul serio! Mi sento fuori luogo”. La comica siciliana ha fatto irruzione nella sala stampa mentre Amadeus stava commentando i dati Auditel della seconda serata. Teresa Mannino, la co-conduttrice che affiancherà Amadeus nella terza serata del Festival di Sanremo, ha già dato un assaggio del clima che si respirerà questa sera sul palco dell’Ariston.
Per me è un gioco
“Ringrazio tanto Amadeus. Negli anni passati mi era venuto in mente il desiderio di Festival, un desiderio poi passato. Ma quando ho smesso di averlo, è arrivata la telefonata di Amadeus. Ero in dubbio, mi è sembrato strano. Adesso che sono nella macchina è molto divertente. Per me è un gioco”.
Un ritorno alla TV dopo il teatro
“Non è che non faccio TV perché non voglio, ma perché preferisco fare teatro. Non è una cattiveria o una mancanza da parte di qualcuno, solo un desiderio mio. Mi piace il rapporto diretto col pubblico. Sanremo ha un pubblico in sala e mi sento tranquilla. Avere un pubblico vero, che ha voglia di vederti è fondamentale. Il fatto che qualcuno decida, sei mesi prima, di comprare un biglietto e venire li a vedermi, vuol dire che mi vuole molto bene In questo momento preferisco una situazione intima. Siamo pieni di immagini social, mi piace l’idea di intimità ma una cosa non esclude l’altra. Bisogna avere l’idea, avere cose da dire, poi il posto dove dirlo va di conseguenza. In Rai è molto complicato, nelle reti private a volte è più semplice, si è più liberi”.
Le sue emozioni
“Sono felicissima, tipo scheggia impazzita. Non vedo l’ora di salire sul palco. Sono in diretta, posso fare qualsiasi cosa e nessuno mi può tagliare. Professionalmente sono nata a Zelig, e proprio qualche tempo fa ho detto a Gino e Michele che torno a rifarlo solo se si va in diretta perché, per me, per i comici è il massimo”.
Mannino a sostegno di Amadeus
L’intervento di Teresa Mannino sulla questione John Travolta: “Mi piace che ci sia attenzione su quanto accaduto con John Travolta, però ci dobbiamo ricordare che siamo una colonia americana, questo è niente. Siamo sudditi. John arriva e fa quello che vuole, di cosa ci stupiamo se si mette li con la faccia lunga? Dobbiamo stare zitti come stiamo zitti su tutto il resto”.