Quasi due milioni di persone in tutto il mondo hanno visto il documentario di Ilary Blasi, tra questi anche Selvaggia Lucarelli e Alfonso Signorini. Entrambi hanno commentato “Unica” e non hanno risparmiato frecciatine e critiche. Selvaggia si è annoiata, mentre Signorini ha sottolineato il suo disaccordo sulla scelta di rendere pubblici i dettagli sulla vita coniugale.
ll commento di Selvaggia Lucarelli
“Ilary Blasi è indubbiamente Unica: è riuscita a vendere a Netflix un documentario sul nulla, a trasformare in prodotto da piattaforma una rocambolesca storiella di corna in cui non ci sono notizie ma solo un tragicomico desiderio di riscatto. Perchè forse non si è capito, ma il senso di tutto è in una frase buttata lì a scappare via, tra un aneddoto e l’altro. Raccontando che Totti voleva fare l’amore con lei mentre stava già con l’amante, Ilary ha consumato la sua vendetta. Ha ricordato a lui quanto è ambiguo e a lei, Noemi, quanto il suo ex sia disonesto con le donne della sua vita.
Un’ora e venti di auto gossip
Per il resto, il documentario è un prodotto modesto, un’ora e venti di auto gossip. Insomma, la vita di Ilary che è un qualunque film di Vanzina, lei che dal quartiere Portuense finisce nella villa lussuosa all’Eur e il marito calciatore che alla fine si innamora della ragazza di Roma Nord. Non manca la parentesi sui famosi Rolex e sulle borse e le scarpe che Totti le aveva nascosto e che Ilary ritrova in casa, dopo giorni di ricerche tra controsoffitti e intercapedini. E in fondo questo è un passaggio interessante perchè un povero capisce finalmente cos’è la vera ricchezza, e cioè poter nascondere scarpe e borse dell’ex coniuge nella stessa casa in cui vive l’ex coniuge”, continua la Lucarelli.
Le parole di Alfonso Signorini
“Al di là di chi abbia o meno ragione, al di là del fatto che sarebbe più logico deporre nelle opportune sedi giudiziarie, resto del parere che i panni sporchi si lavino in famiglia. Certo ‘pecunia non olet’ (dal latino, ‘i soldi non puzzano’, ndr), ma in fondo, se tutti fossero così sobri ed eleganti, con che cosa riempiremmo le pagine dei giornali e i palinsesti televisivi?”.