Rita Pavone: “Ognuno deve poter amare chi vuole”

"Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore".

Rita Pavone: "Detesto le ostentazioni del Pride"Rita Pavone: "Detesto le ostentazioni del Pride"
Pride 2024

Rita Pavone ha espresso recentemente delle opinioni controverse riguardo all’omosessualità e il Pride. Nonostante abbia scritto canzoni sull’argomento, ha dichiarato che “ognuno deve amare chi vuole” ma detesta le “ostentazioni del Pride”. La cantante è tornata sull’argomento in un’intervista al Corriere Della Sera.

La cantante, in passato, ha scritto canzoni progressiste su questi argomenti, come La Partita Di Pallone e Datemi Un Martello contenute negli album Dimensione Donna e Gemma E Le Altre. Questi lavori affrontando tematiche come l’amore omosessuale e l’emancipazione femminile. Ma spiega: “Ho sempre preceduto gli eventi. Bisogna parlare della vita per quello che è e ho voluto raccontare storie di donne, fra cui questa che però ha una fine molto drammatica. Non è giusto, ognuno deve poter amare chi ha voglia di amare. Però io detesto tutte le ostentazioni che sviliscono l’amore, quando vedo i sederi all’aria al gay pride non mi piace”.

Sono una boomer

Quando il giornalista spiega a Rita Pavone che il movimento Pride fa parte della “battaglia per i diritti”, la sua risposta è: “Può darsi, ma io sono una boomer e la mia educazione sentimentale era molto diversa. Sono arrivata illibata al matrimonio e so che i miei figli ridono, ma i tempi erano altri. Oggi è diverso e va bene, però nessuno critichi me“.

Nel 2006, la cantante si è ritirata temporaneamente dalla scena musicale, citando un grave problema di salute come motivo dietro la sua decisione. Fu un invito del collega Renato Zero che la spinse a riconsiderare il suo ritiro: “Avevo subito un’operazione con due bypass all’aorta che mi aveva spaventato moltissimo. Rimasi intubata per sette giorni, la voce aveva problemi e non mi riconoscevo più. Se sono tornata è “colpa” di Renato Zero che mi ha invitata a cantare per i suoi 60 anni. Mi ha detto “è come andare in bici” e in effetti la voce era tornata. Lì ho capito che cantare mi piaceva ancora, mi sono autoprodotta un album e sono rientrata in classifica“.

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