Nei giorni scorsi la Corea del Nord ha lanciato una flotta di palloncini pieni di spazzatura ed escrementi attraverso il confine (controllato e fortificato) con la Corea del Sud. Oltre 200 palloncini hanno superato il confine. Le autorità hanno consigliato alle persone di rimanere in casa e non toccare i palloncini bianchi o i sacchetti di plastica attaccati agli stessi, denunciando eventuali avvistamenti alla polizia o ai militari. L’esercito ha schierato una squadra di artificieri e squadre di intervento per la guerra chimica e biologica per ispezionare e raccogliere i palloncini e gli oggetti caduti. Ma come si è arrivati a questo?
Rappresaglia contro le “cose sporche”.
Il lancio da parte della Corea del Nord è una risposta “occhio per occhio” agli attivisti sudcoreani che inviano palloncini propagandistici sulla società democratica del loro paese e persino dispositivi di memoria con video musicali K-pop. La Corea del Nord si è scagliata spesso contro la “frequente dispersione di volantini e altri rifiuti” sul suo suolo. Il viceministro della difesa del paese ha promesso di esercitare un “forte potere di autodifesa” e ha avvertito che “cumuli di carta straccia e sporcizia” sarebbero stati inviati al Sud come rappresaglia per il volo di “cose sporche” al Nord.
Il governo di Seoul aveva proibito nel 2021 tale pratica, nell’ottica di stemperare le tensioni con i vicini del Nord, ma all’inizio di quest’anno la Corte Costituzionale sudcoreana aveva dichiarato incostituzionale il divieto in quanto inviare palloncini oltre confine è una “manifestazione della libertà d’espressione”. Kim Yo Jong, potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-Un ha dichiarato: “Una volta che avrete provato quanto sia brutto e faticoso andare in giro a raccogliere sporcizia, vi renderete conto che non si dovrebbe parlare di libertà di espressione così facilmente quando si tratta di volantinare nelle zone di confine. in futuro risponderemo con una quantità di sporcizia dieci volte superiore a quella che i sudcoreani ci buttano addosso”, ha minacciato.
Una “minaccia alla sicurezza nazionale”
Dal canto proprio, l’esercito sudcoreano ha condannato l’atto della Corea del Nord definendolo: “Una chiara violazione del diritto internazionale. Minaccia seriamente la sicurezza della nostra gente. La Corea del Nord è interamente responsabile di ciò che accade a causa dei palloncini e noi avvertiamo severamente la Corea del Nord di fermare immediatamente questa azione disumana e grossolana”.
Molti, però, sperano che la guerra continui a colpi di palloncini, nel timore che tra i due stati in conflitto tra loro dagli anni ’50) si passi ad oggetti molto più pesanti e pericolosi.