Rosanna Alloisio, 82 anni, ha rilasciato al Corriere della Sera una lunga intervista in cui parla di come la figlia Moana Pozzi sia entrata nel mondo del cinema porno e dei suoi rapporti con gli uomini. La Alloisio attacca ferocemente quel mondo e soprattutto Riccardo Schicchi (ai tempi produttore anche di Cicciolina), il regista che l’ha introdotta al mondo di cinema a luci rosse trasformandola nella porno diva più desiderata dagli italiani negli anni ’80.
“Maledetto il giorno in cui lo ha incontrato. Le ho ripetuto: Non spogliarti, non fare quei brutti film”, ma lei mi rispondeva: “Mamma, non arrabbiarti, so che mi ami comunque. Dopotutto, non mi piacciono nemmeno”.
“Da bambina era una bambina tranquilla e curiosa. Amava tutti i piccoli animali. Crescendo, giocava solo con Barbie o con i Lego. A scuola è stata meravigliosa, ha immediatamente imparato a leggere e scrivere. Sua sorella Tamiko (che poi per qualche anno seguì le orme della sorella nel cinema porno con il nome di Baby Pozzi, ndr) era diversa, come la notte dal giorno. Mai capricciosa, buona, giudiziosa. Aveva ricevuto un’educazione dalle Orsoline, aveva la passione per la musica, il tennis, le immersioni in mare. A 16 anni aveva già il corpo di una donna, alta 1,78 metri, prosperosa, non indossava minigonne o scollature basse, ma attirava i ragazzi”. Il padre era un ingegnere nucleare e lavorava in giro per il mondo, così ad occuparsi di lei restava solo mamma Rosanna. “Quando andava in discoteca, rimanevo sveglia fino a quando non tornava a casa, ma non ha mai preso droghe, non ha fumato o nemmeno bevuto”.
L’ingresso nel mondo del porno
A 18 anni è esplosa la sua passione per la recitazione e così Moana si è trasferita a Roma. Ha iniziato a posare come modella per i pittori, alcune parti in TV e al cinema. “Non so come o dove, un giorno purtroppo ha incontrato Schicchi. E lei è entrata in quel mondo orribile. Perché lo stai facendo? Non ti rendi conto, finirai nell’abisso!” E lei mi diceva: “Non preoccuparti, mamma, mi fermerò più tardi”.
La madre non ha mai visto un film di sua figlia, ma sapeva molto bene della relazione clandestina con Bettino Craxi: “Non erano solo amici. Non mi piaceva. Come puoi stare con quel vecchio?” E lei: “È intelligente, gentile, si prende cura di me”. “Stava cercando la figura paterna che non aveva avuto”.
Moana Pozzi è morta nel 1994 per un tumore al fegato che l’ha divorata in pochi mesi. Rosanna Alloisio vuole ricordare la figlia così: “Era una ragazza fuori dall’ordinario, un enigma. Ha fatto del bene anche alle pietre. Leggeva molto, adorava i classici, quindi non so cosa sia successo. Ancora oggi mi chiedo dove ho sbagliato, mi biasimo per questo”.