“Il Corvo”, armi vere vietate sul set

Sul set del reboot de Il corvo non ci saranno armi vere. È questa la scelta presa da Rupert Sanders. Durante un’intervista il regista ha infatti confermato che durante la lavorazione del film si potranno utilizzare solo armi finte per garantire la massima sicurezza al cast e alla troupe. Durante le riprese della pellicola originale del 1994, infatti, l’astro nascente di Hollywood Brandon Lee rimase ucciso quando un revolver di scena utilizzato per la produzione sparò un proiettile finto impropriamente. 

Le dichiarazioni del regista

“La sicurezza è la priorità numero uno”, ha spiegato Rupert Sanders a Variety. “I set cinematografici sono molto pericolosi. Ci sono macchine che si muovono velocemente con gru bloccate in cima. Ci sono stuntman che cadono da scale su cavi altissimi. Anche solo camminare sul set di notte, con macchine per la pioggia e luci, significa lavorare in un ambiente industriale. Quindi è pericoloso. Bisogna essere sicuri”. Il regista spiega che il primo giorno della lavorazione de Il corvo “ho incontrato a Praga il reparto effetti speciali e l’armaiolo, che è stato bravissimo. Erano molto attenti alla sicurezza. Seguono tutte le stesse linee guida dei militari quando hanno a che fare con le armi, ma io non volevo nemmeno rischiare“.

Pistole Airsoft

Il regista de Il corvo ha poi sottolineato: “Così ho detto categoricamente: ‘Non avremo armi da fuoco sul set’, il che significa che non abbiamo mai avuto una sola pistola che potesse avere un proiettile vero o un proiettile a salve nelle vicinanze. Sono tutte pistole Airsoft, e alcune sono solo esche di gomma o di metallo che sono funzionali ma non hanno un meccanismo di sparo“.