I Pink Floyd dopo anni di trattative complicate e tensioni interne, hanno finalmente raggiunto un accordo per la vendita del loro catalogo musicale a Sony Music.
Un accordo storico
La notizia è stata battuta dal Financial Times e confermata da Variety. L’accordo rappresenta una delle transazioni più importanti nel panorama musicale contemporaneo, con una cifra che si aggira intorno ai 400 milioni di dollari, ed è stato raggiunto nonostante i pessimi rapporti tra Rogers Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, entrato nel 1967. A pesare sono le dichiarazioni di Waters contro Israele e a favore della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. Secondo Variety l’intesa è stata conclusa mentre la situazione in Medio Oriente ha raggiunto nuovi apici di violenza, ed espone Sony Music a critiche.
Introiti per decenni
Ma Sony Music intanto è riuscita ad accaparrarsi i diritti su uno dei cataloghi più prestigiosi e longevi della storia della musica rock. I Pink Floyd continueranno a produrre introiti per decenni a venire. Non soltanto grazie alle vendite fisiche e digitali, ma anche attraverso il merchandising e l’uso del nome e dell’immagine della band in vari contesti mediatici. L’elemento cruciale che ha probabilmente ha permesso questa acquisizione è stata la volontà di David Gilmour. Il musicista proprio recentemente aveva dichiarato a Rolling Stone di essere interessato a vendere non tanto per ragioni finanziarie, “quanto per mettere la parola fine a tutte le liti che comportano le decisioni comuni“.