Negli ultimi giorni Gerry Scotti è stato protagonista di vari episodi polemici accaduti nel corso di diverse trasmissioni; ad iniziare da “Tu si que vales”, programma di Canale 5 condotto da Maria De Filippi: infatti, nella puntata dell’11 novembre, Gerry si è lasciato andare alle lacrime.
In realtà, il primo a commuoversi è stato il concorrente, Pietro Failla, cameriere-ballerino, che è stato abbracciato da Gerry e reclutato ufficialmente nella “Scuderia Scotti”; Dopo l’abbraccio, Maria De Filippi ha fatto notare al giurato: “Ti interrompo solo per dirti che il tuo talento si è commosso. Si è messo a piangere dopo il tuo abbraccio”. Al che Scotti si è emozionato, piangendo anche lui.
Oggi, invece, il conduttore torna a far parlare di sé per via di alcuni commenti fatti proprio nel corso della puntata del suo show Caduta Libera; proprio nella puntata di ieri, infatti, si è lasciato andare a una battuta piuttosto pungente su una serie TV turca piuttosto popolare, trasmessa dalla sua emittente: Terra Amara.
L’assist gli è stato dato da un concorrente, che ha dovuto rispondere a una domanda la cui soluzione era – appunto – “Terra Amara”. Al che il commento di Gerry: “Sorridi perché non lo sai? Qui le sciure guardano le serie turche, è pieno di begli uomini, lazzarone. Tutti i giorni su Canale 5 ci dobbiamo beccare sta roba!”
Va da sé che la frase incriminata ha fatto rapidamente il giro del web. Non che questo comporti alcun calo di ascolti della soap, che ogni giorno assicura a Canale 5 circa 3 milioni di telespettatori, e nel prime time domenicale sta ottenendo ascolti sorprendenti, superiori al 15% di share.
Insomma, nonostante Gerry Scotti sia nel cuore di tanti fan, questo non gli farà probabilmente conquistare le “sciure” in questione; anzi, ha probabilmente acceso una “miccia”. Il che è ironico, dato che durante una recente intervista al Corriere della Sera, si è definito un “soldato Mediaset”, e ha sottolineato: “Io sono lo specialista che chiamano per risolvere certe situazioni, se c’è un incendio cercano uno che lo sappia spegnere; non mi chiamano quando c’è da dare fuoco.”