In un’intervista al Corriere della Sera, Eva Robin’s fa un primo bilancio della sua vita e si mette a nudo rivelando le esperienze che l’hanno portata a sviluppare la sua identità, non solo sessuale. “Sono solida, non fluida. L’ambiguità non mi appartiene. Ho sempre parlato apertamente del mio pene e della mia identità, ricordando a tutti che sotto l’apparenza femminile c’è qualcosa di più”. A 65 anni, Eva affronta i cambiamenti del suo corpo con grazia e resilienza, dimostrando che l’età è solo un numero.
“Il primo amore fu In collegio. Maschile, ovviamente. Il primo approccio precoce: io undici anni, lui forse 50 o 40. Era un archeologo. Oggi lo definisco pedofilo, allora, non lo vissi come un trauma. La transizione? «Per errore. Non avevo la vocazione di essere donna. Amavo i travestimenti, tutti. Amavo essere qualcun altro. Mi sono approcciata ai farmaci ormonali incautamente, pensando fosse un gioco, non immaginavo che mi avrebbero portato a una condizione quasi femminile. Mi dava gli ormoni un infermiere vicino di casa, io volevo solo somigliare a Tadzio di Morte a Venezia, a Björn Andrésen. Presi gli ormoni per bloccare la crescita pilifera e i caratteri maschili più duri. Mi ritrovai con due seni, due boccioli. Mi piacqui. Non ho mai messo le protesi né esagerato con le forme muliebri e non ho mai vissuto il dilemma di cambiare definitivamente sesso”.
Vittorio Sgarbi, Paolo Villaggio e Grace Jones
Parlando di legami, solo un uomo ha ammesso coraggiosamente il suo coinvolgimento romantico con lei: Vittorio Sgarbi. Un’altra celebrità con cui Eva ebbe una breve relazione fu Paolo Villaggio: “Avemmo una notte in Sardegna, dove a una sua festa c’erano da Bianca Jagger agli industriali più in vista e io feci uno spogliarello che mi trasformò nella personalità più invitata sulle barche quell’estate. Lì conquistai la moglie di un armatore tedesco miliardario che mi portò a Parigi e nei posti più mondani. Avevo vent’anni, venivo dalla provincia, cominciava la mia vita incredibile. Andavo in giro con Grace Jones. Ci sono foto dove ci facciamo linguina. Mi rubò due fidanzati. Uno glielo portai io e glielo lasciai molto volentieri. Uno me lo sgraffignò lei con maestria, ma sono generosa, non me ne feci un problema”.