L’ultimo singolo, Amore disperato, è una dedica che Achille Lauro fa a una persona importante. Lo dichiara lo stesso cantante al Corriere della Sera, parlando anche della sua nuova esperienza come giudice a X Factor. Con due recenti concerti alle spalle, quello di Milano e quello di Roma, Achille Lauro ha annunciato anche l’uscita del suo prossimo album per il 2025, Ragazzi Madre: un modo per non dimenticare da dove veniamo.
“Amore disperato” e il nuovo album
Parlando di Amore disperato, Achille Lauro non nasconde che si tratti di una dedica per una persona speciale. “È il racconto di una cosa vissuta, del resto non sono uno scrittore, mi sento un fotografo documentarista. È una dedica a una persona importante con cui ho passato molto tempo, ma con cui era difficile stare insieme. Quando l’ho scritta ero a Los Angeles: mi sono commosso”. Sempre pronto a sperimentare e deciso ad aprire una nuova fase nella sua carriera musicale, il cantante annuncia anche il nuovo album, Ragazzi Madre. “Si chiama ‘Ragazzi madre’ e aiuterà i ragazzi in difficoltà. Da ragazzo di strada a filantropo, da dove eravamo solo qualche anno fa ad aiutare quello stesso mondo: un bel passaggio… Sono fortunato, vivo quello che la gente sogna mentre affronta i suoi problemi. Non ci dimentichiamo da dove veniamo e non ci dimentichiamo degli invisibili”. E sul futuro: “Voglio essere la cosa più grande successa nella musica. E dopo essere passato da tutti i generi vorrei avere una band, vorrei essere come gli Oasis o i Radiohead. Cerco l’Olimpo della musica: non c’è nessuno come noi in Italia. L’ho capito dalle reazioni stupite dei produttori con cui ho lavorato in America”.
Su X Factor
Achille Lauro vede l’esperienza di X Factor come “un tavolo di amici” in cui “si parla di musica”. Il cantante ne parla come di un ambiente maturo, dove è certo che eventuali conflitti si risolverebbero con civiltà. “Se si dovesse accendere qualche momento, credo sarà gestito nel rispetto degli altri: siamo persone intelligenti e risolte, non cerchiamo la rivincita a quel tavolo. Il tempo delle litigate in tv è finito”. E se dovesse trovarsi dall’altra parte del tavolo, come concorrente, non ha dubbi sulle reazioni dei giurati. Manuel Agnelli lo immagina dire “uno dei suoi ‘ma da dove ca*** sei uscito?’ detto a metà fra positivo e negativo, non sai mai come leggerlo”. Su Jake La Furia: “Veniamo dalla stessa culla rap, credo che riconoscerebbe la penna e l’autorato”. Per fare colpo su Paola Iezzi punterebbe, invece, sulla sua ‘disegnabilità’: “Credo che riconoscerebbe il physique du rôle della popstar. Dice sempre che è colpita da quelli che può disegnare: io sono disegnabilissimo”.