Il blackout totale ha avuto breve durata: TikTok è stata ripristinata negli USA. Il merito va al presidente Donald Trump che l’azienda ringrazia. Negli USA, i circa centosettanta milioni di utenti che si erano visti sospendere il servizio della piattaforma, possono tornare a usufruire dell’app video.
TikTok e il grazie a Donald Trump
“In accordo con i fornitori, stiamo ripristinando il servizio. Ringraziamo il presidente Trump per aver fatto la necessaria chiarezza e aver dato assicurazioni ai provider”. Così TikTok ringrazia il presidente Donald Trump per aver mantenuto la promessa di agire per salvare la piattaforma. Sul suo profilo Truth, il Tycoon aveva scritto: “Salvare TikTok. Lunedì annuncerò un decreto esecutivo”, in funzione della sospensione del divieto di tikTok. “Mi piacerebbe che gli Stati Uniti avessero una quota del 50%”, ha continuato il Presidente riferendosi alla divisione americana di TikTok. Il panico tra gli utenti che hanno cercato di aggirare le restrizioni con l’utilizzo di VPN, può dirsi finito.
Perché la sospensione
In precedenza a ByteDance, società madre di TikTok, erano stati concessi nove mesi di tempo, ovvero fino al 19 gennaio, per vendere le attività della piattaforma negli Stati Uniti, pena il divieto di accesso al Paese. Il divieto nei confronti di TikTok era stato approvato a larga maggioranza da entrambe le Camere del Congresso ad aprile e successivamente trasformato in legge dal Presidente Biden. Ma Donald Trump, che aveva inizialmente sostenuto il divieto nel 2020, ha dichiarato domenica di sperare in un accordo, concedendo una proroga di novanta giorni per trovare un proprietario non cinese. L’oscuramento motivato da questioni di sicurezza nazionale, si era esteso anche alle altre app di ByteDance, come CapCut e Lemon8. La proroga e la prospettiva di un accordo hanno permesso il ripristino delle normali attività delle suddette piattaforme.