Selena Gomez ha recentemente condiviso al Women in Film Dinner la sua esperienza con il disturbo bipolare, una condizione che le è stata diagnosticata qualche anno fa. La star, nota per il suo ruolo nella serie Only Murders in the Building aveva svelato la diagnosi nel 2020.
I problemi di salute
Selena Gomez ha affrontato una serie di sfide legate alla salute nel corso degli anni, dal lupus, una malattia cronica che annunciò nel 2015 al trapianto di rene al quale fu sottoposta nel 2017, fino al recente annuncio sul disturbo bipolare. L’attrice durante l’evento ha detto: “Credo veramente che ci sia potere nell’essere vulnerabili e nel dire a tutti che hai bisogno di aiuto, che vuoi aiuto. Non c’è nulla di vergognoso in questo. Quindi sì, ho condiviso che non posso portare a termine una gravidanza e che ho il disturbo bipolare”. Nel suo discorso, Selena ha affermato con veemenza: “Vaff**lo! Questa è la mia vita. Questo è ciò che sono. Quindi non permettete mai a nessuno di dirvi che non siete una brava persona, che non siete gentili, che non trattate le persone con rispetto. Questa è una cosa davvero figa. Questo è un dato di fatto. Al diavolo chiunque vi dica che siete una vittima. Per me siete sopravvissuti”.
Non posso portare avanti una gravidanza
L’attrice ha anche condiviso un aspetto molto personale della sua vita in un’intervista con Vanity Fair, rivelando la sua impossibilità di portare a termine una gravidanza: “Non l’ho mai detto prima. Ma sfortunatamente non posso portare avanti una gravidanza. Ho molti problemi di salute che metterebbero in pericolo la mia vita e quella del bambino. È qualcosa che ho dovuto elaborare e affrontare un po’”. E aveva poi ammesso di non voler rinunciare al suo sogno di diventare mamma: “Non è esattamente come me lo ero immaginato. Pensavo che sarebbe successo come accade a tutti. Ma ora ho accettato la situazione e trovo che sia una benedizione che ci siano persone meravigliose disposte a fare la maternità surrogata o l’adozione, che sono entrambe delle enormi possibilità per me. Io sono una di quelle persone che muore dalla voglia di diventare madre e sono emozionata di scoprire come sarà il mio viaggio (verso la maternità), anche se sarà un po’ diverso da come lo avevo immaginato. Ma alla fine non mi interessa. Sarà il mio viaggio e sarà comunque il mio bambino”.