Nicolas Vaporidis, dopo aver annunciato il suo ritiro dal cinema a fine 2023, sorprende tutti con un ritorno inaspettato nel film Fino Alla Fine Della Musica. Presentato in anteprima europea al Bergamo Film Meeting, il film uscirà nelle sale italiane il 28 marzo (distribuito da Lo Scrittoio e Solaria). Nicolas Vaporidis, lontano dai set cinematografici, si è reinventato come imprenditore nel mondo della ristorazione e gestisce due ristoranti: “Per me la cucina è una forma d’arte e la ristorazione è spettacolo dal vivo.“
Alcuni film arricchiscono, chi li fa e chi li guarda
Fino Alla Fine Della Musica è un film italo-brasiliano in cui, oltre all’italiano e al portoghese, si parla anche il talian, una lingua mista tra il veneto e il portoghese. Vaporidis interpreta un personaggio centrale nella vicenda: un uomo che introduce al buddismo la protagonista, una donna che ha da poco perso un figlio. “Una lingua mista tra il veneto e il portoghese, di cui proprio non avevo idea. Alcuni film arricchiscono, chi li fa e chi li guarda. Mia sorella è buddista. Ho preso un po’ del suo modo di pensare, per trasportarlo nel mio personaggio. Trovo sia giusto fare i conti con la propria componente spirituale. Basarsi sempre sul qui e ora rende le persone emotivamente aride. Io sono battezzato, perché nato in un Paese cattolico e in una città come Roma. Ma cerco risposte di continuo, in qualcosa che appartiene a un’altra dimensione” spiega l’attore.
Certi rapporti non li interrompi
Vaporidis ha aperto due ristoranti di cucina romana (la Taverna Trastevere) a Londra e Milano, città in cui vive. La sua nuova vita da “regista culinario” lo rende felice e soddisfatto: “Per me la cucina è una forma d’arte e la ristorazione spettacolo dal vivo. Il ristorante è il palcoscenico, i clienti fanno il pubblico, lo staff sono gli attori. E io, forse, sono il regista. Certi rapporti non li interrompi. Il cinema è stato il mio primo e più grande amore. Non avere più la necessità di doverci pagare le bollette mi rende libero e mi permette una selezione più accorta. Quando è uscito ‘Notte Prima Degli Esami’ io ne avevo ventiquattro. Per me ha rappresentato un punto di svolta, mi ha permesso di intraprendere un viaggio che dura tutt’ora. La vita che ho fatto e che sognavo, la devo a quel film. Quando il produttore Emanuele Nespeca mi ha chiamato per ‘Fino Alla Fine Della Musica’, mi sono lanciato nel progetto“.