Nella mattina ieri, tre attiviste dell’associazione Ribellione Animale hanno manifestato ai Musei Capitolini di Roma, chiedendo l’abolizione dell’utilizzo degli animali nei circhi e negli allevamenti. La terza manifestante era Maria Sofia Federico che si è spogliata nuda davanti alla statua della Lupa Capitolina nei Musei Capitolini di Roma.
Espongo il mio corpo per attirare l’attenzione
Maria Sofia Federico, conosciuta per la sua partecipazione al reality show Il Collegio e per essere entrata nell’Academy del porno di Rocco Siffredi, oltre che per il suo impegno per un’alimentazione “vegana e sostenibile” si è denudata davanti alla statua della Lupa, con la scritta “milk is murder” (il latte uccide) e “Legge 106” in rosso sul suo corpo. Ha poi spiegato: “Espongo il mio corpo per attirare l’attenzione sulle violenze che gli animali sono costretti a subire tutti i giorni. Anche produrre latte è un abuso, perché le mucche vengono ingravidate artificialmente, viene tolto loro il vitello e portato via il latte. La vera cosa assurda è che sconvolge più un corpo nudo, che la violenza sugli animali”.
La protesta animalista contro i circhi
Insieme a lei nel museo altri attiviste di Ribellione Animal che hanno lanciato sulla statua di Marco Aurelio a cavallo delle ragnatele finte di colore viola per poi incollarsi al pavimento davanti ad essa. I loro slogan sulle magliette: “Basta animali nei circhi” e “Ribellione Animale Futuro Vegetale”. Gli attivisti portati in Commissariato e identificati, ma per il momento non è stato emesso alcun provvedimento.
Su Instagram Maria Sofia Federico ha spiegato in modo dettagliato la motivazione del suo gesto e della protesta: “Questa mattina tre ribelli per i diritti degli animali hanno compiuto un’azione di protesta ai Musei Capitolini di Roma. Quanto è assurdo rimanere più scioccati da una persona nuda che dal modo in cui gli animali vengono sfruttati e uccisi? Quanto è assurdo scandalizzarsi più per le ragnatele appese a una statua che per la crisi climatica?
Le richieste:
“Con alcune ragnatele che NON danneggiano una statua, vogliamo denunciare le violenze che gli animali non umani sono costretti a subire a causa delle nostre azioni, sperando di lasciarle come segno della storia. Chiediamo al governo di smettere di finanziare gli allevamenti con fondi pubblici e di attuare la legge n.106/2022, che dichiara illegali i circhi in Italia. Gli allevamenti etici non esistono, uccidere e sfruttare chi vuole vivere non può essere considerato morale. Quindi continueremo a lottare finché tutti i c4g3 non saranno aperti“