Lino Banfi: “Io non ci credevo più a Banfi”

L’appello dell’attore ai più giovani: “Non fate stare da soli i vostri nonni”.

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Protagonisti

Lino Banfi sta vivendo l’ennesima grande stagione di successo. Attore con una carriera lunghissima, conosciuto in Italia e in tutto il mondo, oggi a 88 anni è una nuova star di TikTok. “Questa Banfi-rigeneration che si è creata da pochi anni è sorprendente”, ha sottolineato l’artista in un’intervista a Fanpage. “Non si è capito per quale fenomeno, sono diventato più popolare di prima. Sono diventato pure amico del Papa, mi sto togliendo grandissime soddisfazioni”.

Nessun rimpianto per il passato

Lino Banfi non ha rimpianti sulla sua carriera, non esistono per lui ‘scelte migliori’ o ‘scelte peggiori’, anche se: “Io, però, non ci credevo più a Banfi. Da una trentina d’anni non lo amavo più, non lo guardavo più, non vedevo più niente”, ha sottolineato l’attore. “Quando giravo le ultime puntate del Medico che ho fatto, quando mi dicevano: ‘Vuoi rivedere le scene, Lino?’. Io rispondevo: ‘Non voglio vedere un c…’”. Ma non ci sono rimpianti sul passato: “Io rifarei tutto. A partire dai film ‘scollacciati’ – la liceale, la professoressa eccetera eccetera – ma erano film ‘pulitissimi’. Ne abbiamo scherzato di recente con Edwige Fenech, con Gloria Guida, loro si facevano quattro docce a film per permetterci di guardare nello spioncino, quindi erano ‘pulitissimi’. Scherzi a parte, sono tutte scelte che rifarei senza problemi”. Uno dei film al quale l’artista è maggiormente legato è Vieni avanti, cretino: “Per un motivo molto semplice: viene usato come terapia per far ridere le persone che soffrono di Alzheimer e Parkinson. Fa muovere i muscoli facciali che non muoverebbero mai. Questa gente guarda i miei film e prende una medicina”.

La collaborazione con i Carbinieri

Lino Banfi è stato recentemente anche arruolato dai Carabinieri per una campagna di comunicazione contro le truffe agli anziani – chi meglio dell’interprete del nonno più famoso d’Italia, il nonno Libero di Un medico in famiglia, può aiutare i suoi coetanei (e non solo) a non cedere alle richieste dei truffatori sia al telefono che in presenza? L’attore ha sottolineato che non voleva “essere un ‘banfiota’ con le solite cose mie, il ‘porca puttena’, ‘andiemo’, ‘dicemo’, ma neanche essere troppo istituzionale. Abbiamo trovato la via mezzo per comunicare con le persone anziane – ‘Non vi dovete vergognare”, dico a loro in uno di questi spot‘, perché lui stesso è stato vittima di una rapina: “Mi puntarono una pistola in faccia per prendersi l’orologio”. Infine, c’è una raccomandazione che Lino Banfi vuole fare soprattutto ai più giovani: “State attenti ai nonni, state attenti ai vostri genitori. Noi commettiamo un grosso errore… (…). Finiamo col parlare sempre di ‘alfa’ e ‘omega’, gli estremi, i nonni e nipoti, ma l’alfabeto greco ha tante lettere. Ci sono figli, generi, nuore, zii, cugini, persone di famiglia e spesso sono queste a sbagliare, trascurando i loro anziani. Allora, dico ai giovani, parlate coi vostri genitori, non fate stare da soli i vostri nonni”.

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