Gli auguri di oggi vanno alle gemelle Alice ed Ellen Kessler! (Nerchau 20 agosto 1936). Iniziano a ballare all’età di 6 anni e a undici partecipano ad un programma per adolescenti del Teatro d’Opera di Lipsia. Si esibiscono al Lido di Parigi e nel 1959, rappresentano la Germania Ovest all’Eurovision Song Contest. Si trasferiscono in Italia nel 1961 e diventano famose per la loro partecipazione alla trasmissione Giardino d’Inverno. Visto il successo, la RAI le include nel cast di Studio Uno, in cui cantano la sigla Da-da-Um-pa. Successivamente, partecipano alla Biblioteca di Studio Uno e all’edizione del 1965 di Studio Uno, cantando la sigla La notte è piccola, che diventa una delle loro canzoni più celebri. Negli anni Settanta recitano in commedie musicali e in televisione. Negli anni Ottanta, conducono le trasmissioni Buonasera con… Alice ed Ellen Kessler, Al Paradise e La fabbrica dei sogni. Nel 1986 tornano in Germania, esibendosi in un sobborgo di Monaco di Baviera.
Curiosità e vita privata
Le gemelle Kessler hanno girato diversi caroselli per una famosa marca di calze da donna. La RAI però considerava le loro gambe troppo provocanti e impose loro l’uso di pesanti calze di nylon scuro, durante il ballo del da-da-um-pa. Le gambe delle gemelle misuravano ben 105 cm, sebbene le ballerine fossero alte “solo” 178 cm.
In Italia, le gemelle Kessler hanno avuto diverse storie sentimentali: Alice è stata legata per molto tempo a Marcel Amont e a Enrico Maria Salerno. Ellen è stata per molti anni la compagna dell’attore Umberto Orsini e ha confessato di essere stata l’amante di una notte di Burt Lancaster.
Frasi celebri
“Se qualcuno mi da una pacca sul sedere non lo trovo così grave, al contrario è divertente” (E. Kessler)
“Una piccola pacca sul sedere non è un’avance sessuale, è un complimento. Come quando qualcuno ti dice che hai un bel seno…non mi infastidisce. Oggi, se un uomo guarda soltanto due volte intensamente il seno di una donna diventa un moestatore. Lo trovo assurdo” (A. Kessler)
“L’urna comune fa risparmiare spazio. Al giorno d’oggi si dovrebbe risparmiare spazio ovunque. Anche al cimitero“