Laura Pausini: “Non avevo mai pensato di campare cantando”

"Non avevo neanche mai sognato di diventare famosa".

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Protagonisti

Laura Pausini in un’intervista al settimanale F ha parlato di Sanremo e della sua carriera. La rivista americana People l’ha inserita tra le venti donne più influenti al mondo. La cantante ha condiviso dettagli sulla sua vita familiare e sulla sua relazione con il marito, Paolo Carta: “Non è stato facilissimo, vengo da un’educazione cattolica. Quando mi sono accorta che mi ero innamorata, abbiamo fatto di tutto per evitarci. Però quando ho capito che non potevamo fare più a meno l’uno dell’altra, la scelta è stata vivere insieme, prima tra Roma e Milano, poi a Roma perché volevamo restare più vicini ai suoi tre bellissimi figli. Sono venuti a vivere con noi e adesso che sono grandi abitano ognuno nella loro casa, però di fianco a noi“.

Impegni pianificati

Laura Pausini durante la pandemia di Covid-19 aveva considerato l’idea di fermarsi: “Mi piace stare a casa e prima del Covid ci avevo anche pensato: a sessant’anni mi fermo. Però proprio durante la pandemia sono arrivata a un’altra conclusione. Questa ipotesi non esiste, andrò avanti finché non muoio“. Pianifica qualsiasi impegno: “Tanto che a un certo punto mi sono imposta anche di vivere più alla giornata. Senza organizzare mi sento come se non valessi niente, un po’ persa. Non avevo mai pensato di campare cantando. Non avevo neanche mai sognato di diventare famosa”. Sul Festival di Sanremo: “Mi hanno chiesto più volte di presentarlo, ma non sono pronta. Basta che mi invitino come ospite e comincio a tremare. Se mi passeranno queste sensazioni di paura e mi vorranno ancora, magari, prima o poi accetterò“.

Il ruolo fondamentale della famiglia

Suo padre si è iscritto a The Voice Senior: “Non era programmato, nel senso che non me l’ha proprio detto. Lui si occupa el mio fan club. Ce lo ha detto quando ha saputo che lo avevano perso e all’inizio ero un po’ spaventata. Oggi con i social tutti criticano e non tolleravo l’idea che qualcuno gli potesse fare del male”. Laura Pausini ricorda le sue prime esperienze nel settore musicale: “Quando giravo col babbo vedevo che non c’erano mai donne ma sempre uomini a fare quel mestiere. È dura quando cominci a lavorare a 18 anni, sei sempre fuori, non frequenti più nessuno della tua età. Se non avessi avuto questo tipo di accoglienza familiare, non sarei sopravvissuta. Forse è per questo che non mi fermo mai. Ho bisogno di impegnarmi perché più mi impegno e più mi sembra di poter meritare quello che mi è capitato“.

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