Josh Hartnett su “The Trap”: “La sceneggiatura è pazzesca”

L’attore è entusiasta di essere nel nuovo film di M. Night Shyamalan.

Josh Hartnett su “The Trap”: “La sceneggiatura è pazzesca”Josh Hartnett su “The Trap”: “La sceneggiatura è pazzesca”
Protagonisti

Josh Hartnett è cambiato nel corso degli anni: come attore ha imparato a scegliere i ruoli da interpretare e i professionisti con cui lavorare. E di una cosa è sicuro: la sceneggiatura di The Trap “è pazzesca”. Ne parla nell’intervista a Variety, in cui spiega di essere entusiasta di lavorare con M. Night Shyamalan.

“The Trap”

“La sceneggiatura era semplicemente pazzesca. Ho pensato: ‘SÌ!’ Il personaggio è meraviglioso”, spiega Josh Hartnett. “Non posso dire nulla al riguardo, perché (Shyamalan) mi ucciderebbe. Ma i personaggi sono tutti meravigliosamente complessi”. L’attore si è subito trovato in linea con le idee di Shyamalan, essendo anche lui appassionato dell’horror e delle storie misteriose. In The Trap Harnett interpreta Cooper, padre amorevole che nasconde, però, una seconda, mostruosa personalità da serial killer: il Macellaio. “Adoro la sperimentazione nel cinema”. Poi riferendosi a grandi registi, tra cui Shyamalan: “E questi ragazzi sono ancora al top della loro capacità di sperimentare nel cinema. Voglio lavorare con persone che sono, in mancanza di un termine migliore, artisti”.

L’esigenza di scegliere

Josh Hartnett non ha mai smesso di lavorare ma a un certo punto della sua carriera ha deciso di trasferirsi con sua moglie e i quattro figli in Inghilterra. Da quel momento il suo modo di intendere i ruoli da interpretare si è affinato, come la sua capacità di scegliere. “Ero davvero interessato all’effetto del personaggio e a ciò che il personaggio significava per me, personalmente”, spiega. “Volevo trovare un tipo specifico di personaggio, quando avevo delle opzioni, quando ero più giovane. E poi, quando sono cresciuto, ho capito che, in realtà, voglio scegliere cose che sono molto al di fuori di ciò che capisco. Inoltre, non mi interessa tanto quale sia il personaggio quanto mi interessano le persone con cui lavoro. Se si tratta di persone fantastiche, allora è mio compito capire quale sia il personaggio”

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