Federica Nargi: “Sono andata via di casa troppo presto”

"A 17 anni per inseguire la mia strada, il ballo mi ha aiutata"

Federica Nargi: "Sono andata via di casa troppo presto"Federica Nargi: "Sono andata via di casa troppo presto"
Ballando con le stelle

Federica Nargi ha rivelato di aver lasciato la sua famiglia a soli 17 anni per perseguire la sua carriera. Ora ballerina a Ballando Con Le Stelle si racconta al settimanale Chi. Per il programma ha dovuto lasciare le sue figlie a Milano con il marito Alessandro Matri e trasferirsi a Roma: “Conciliare gli impegni e la vita familiare non è mai semplice”.

Conciliare

Saper ballare, secondo me, è una dote naturale, a prescindere dal fatto che uno abbia frequentato una scuola. Sono una che si lascia trasportare dalla musica, si sfoga, si libera. Amo la compagnia, i miei amici mi considerano l’anima della festa. Lasciare le bambine è stata per me la cosa più difficile. Conciliare gli impegni e la vita familiare non è mai semplice. Anche perché so che manco loro da morire, dopo un mese e mezzo iniziano a chiedere di me. Soprattutto la più piccola, Beatrice. A scuola piange, le manco; ho cercato di farle capire che mamma lavora. Spero che questa esperienza serva alle mie figlie per imparare che, nella vita, se vuoi realizzare un sogno, devi crederci e lavorare”. Federica Nargi ha spiegato che Alessandro Matri è “talmente sicuro di sé” da non mostrarsi geloso: “La preoccupazione c’è, come in tutti i lavori. Siamo insieme da 16 anni. Poi tutto può succedere, ma per fortuna non è mai successo“.

L’esperienza a Ballando

Ho visto Ballando come un modo per superare i miei limiti, voglio stare in questo mondo, ma le bambine saranno sempre la mia priorità. Ho potuto partecipare perché mio marito mi appoggia, i miei suoceri ci aiutano e anche i miei genitori salgono da Roma a dare una mano. Domenica, dopo ogni puntata, corro da loro. Volevo mettermi alla prova, mettermi in contatto con le emozioni. Essere qui non è solo ballare, è tirare fuori un lato che ho sempre tenuto nascosto. Anch’io sono competitiva con me stessa, sono autocritica, pretendo di fare bene quello che faccio, sono una professionista. Il maestro mi dice: ‘Va bene così, divertiti!‘”

Mi sono mancati i miei genitori

Anche io ho i miei problemi che, pur non essendo gravi, devo dimenticare per fare forza agli altri. Per questo ho bisogno di lasciarmi andare e il ballo mi ha aiutata, mi ha fatto aprire, sentire leggera. Quando ho ballato il valzer, ad esempio, ho parlato per la prima volta della famiglia, del fatto che sono andata via di casa troppo presto. Mi sono mancati i miei genitori, sentivo il bisogno di averli vicino, ma non ho mai voluto pesare su di loro, farli preoccupare. Non ho avuto il tempo di pensare se sia stato giusto andare via di casa a 17 anni per inseguire la mia strada“.

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