È guerra all’intelligenza artificiale. Un gruppo di etichette discografiche tra cui anche le major come Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Warner Records, ha avviato azioni legali contro due delle principali aziende nel settore della musica generata dall’IA. Sotto accusa i software prodotti da Suno e Udio, che violerebbero il copyright utilizzano prompt testuali per creare canzoni originali
La Recording Industry Association of America
Suno e Udio hanno raggiunto un notevole successo grazie alle loro app che sono diventate ‘virali’. Il caso contro Suno è stato presentato presso la corte federale di Boston, mentre quello contro Udio è stato depositato a New York.Le cause sono state avviate dalla Recording Industry Association of America (RIAA), l’influente gruppo che rappresenta i principali attori dell’industria musicale, insieme a un gruppo di etichette. La RIAA sta cercando di ottenere risarcimenti fino a 150.000 dollari per ogni opera.
Le dichiarazioni
Ken Doroshow, Chief Legal Officer della RIAA, ha dichiarato: “Questi sono casi semplici di violazione del diritto d’autore che coinvolgono la copia non autorizzata di registrazioni sonore su vasta scala. Suno e Udio stanno cercando di nascondere la piena portata delle loro infrazioni piuttosto che porre i loro servizi su una base solida e legale“. Suno è stata accusata di utilizzare opere protette da copyright, ma l’azienda ha respinto al mittente le accuse definendo i dati di addestramento come “informazioni riservate”. Udio ha fatto dichiarazioni simili: “Se Suno avesse preso misure per evitare di copiare le registrazioni sonore dei querelanti e di inglobarle nel suo modello IA, il servizio di Suno non sarebbe in grado di riprodurre le imitazioni convincenti di una così vasta gamma di espressioni musicali umane alla qualità che Suno vanta”.